La compagnia guidata da Philippe Donnet ha ancora risorse per mezzo miliardo di euro da dedicare alla crescita per linee esterne. Il Leone ha chiuso il 1° semestre con contro molto solidi.
Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch
Lo shopping delle Assicurazioni Generali Assicurazioni Generali potrebbe non essere terminato. La compagnia ha ancora mezzo miliardo da spendere, come ha spiegato l’amministratore delegato Philippe Donnet nella conferenza stampa successiva alla pubblicazione dei conti semestrali.
Una maturazione molto lunga
«Abbiamo ancora 200 milioni di cassa disponibili per eventuali acquisizioni. Inoltre, Liberty Seguros Liberty Seguros ha un eccesso di capitale di 300milioni», ha detto il manager ricordano che le risorse che dovessero rimanere non spese alla fine del piano industriale, nel 2024, verranno ridistribuite agli azionisti sotto forma di dividendo o buy back.
«Oggi – ha aggiunto – siamo concentrati sul closing delle ultime operazioni e, a seguire, ci concentreremo sull'integrazione di queste Liberty Seguros e Conning nel nostro gruppo. Queste sono le prioritá. Le operazioni di M&A richiedono una maturazione molto lunga».
Segmento Danni
Donnet ha anche definito «eccellenti» i risultati del primo semestre che si è chiuso con un utile netto normalizzato di 2.330 milioni di euro, in rialzo di oltre il 60% rispetti ai 1.448 milioni messi dei primi sei mesi dell'anno scorso.
Il risultato è legato principalmente al miglioramento del risultato operativo salito a 3.721 milioni, in progresso del 28% rispetto a un anno fa. I premi lordi sono aumentati del 3,6% a 42.237 milioni, grazie al forte sviluppo del segmento Danni.
La raccolta netta Vita ha fatto registrare un saldo negativo per 877 milioni, con deflussi netti nella linea risparmio parzialmente compensati da flussi netti positivi nelle linee unit-linked e puro rischio e malattia, in linea con la strategia del Gruppo di riposizionamento del portafoglio Vita.
Grande contributo di B.Generali a WM
Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management è ammontato a 498 milioni, con un progresso semestrale dell’1,3%, grazie al forte contributo, per 233 milioni, di Banca Generali.
La controllata guidata da Gian Mario Mossa è una delle società che saranno chiamate a pagare la cosiddetta «tassa sugli extraprofitti», annunciata lunedì scorso dal governo e, secondo quanto spiegato dal direttore finanziario Cristiano Borean, dovrebbe ammontare a 20 milioni di euro.
Una ottima solidità patrimoniale
Gli Asset Under Management allo scorso 30 giugno ammontavano a 631 miliardi di euro, una cifra pari a poco meno di un terzo del Pil italiano che testimonia, una volta di più, quanto le Generali siano importanti per l’economia italiana.
Il gruppo ha confermato di avere una ottima solidità patrimoniale chiudendo il semestre con un solventi Ratio al 228%, in miglioramento di sette punti percentuali rispetto al dato di fine 2022.
Una crescita sostenibile
In occasione dei risultati semestrali, Generali ha ribadito il proprio impegno a perseguire una crescita sostenibile e migliorare il profilo degli utili.
Il gruppo confermato l’obiettivo di raggiungere un tasso di crescita annuo composto dell'utile per azione compreso tra il 6% e l'8% nel periodo 2021-2024, di generare flussi di cassa netti disponibili a livello della Capogruppo superiori a 8,5 miliardi nel periodo 2022-2024 e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel periodo 2022-2024 per un ammontare compreso tra 5,2 miliardi e 5,6 miliardi.