Giovanni Ferrero italiano più ricco, ma leadership ora rischia
Giovanni Ferrero è ancora una volta l’uomo più ricco d’Italia, secondo la classifica stilata da «Forbes». Ma per la prima volta da molto tempo la sua leadership non sembra così salda. E questa non è l’unica novità.
A tallonarlo sono due uomini di finanza e non di industria, e sono entrambi miliardari di prima generazione e non eredi di fortune familiari. E’ ovviamente ingiusto pensare a Ferrero solo come a un ereditiere ma è un fatto che il fondatore dell’impero, che lui sta ampliando in maniera incredibile, sia stato il padre Michele Ferrero.
Me entriamo nel vivo della classifica. Giovanni Ferrero si è confermato ancora una volta la persona più ricca d’Italia con un patrimonio di 38,2 miliardi di dollari, che lo rende la 41esima persona più ricca del mondo e la sesta più facoltosa d’Europa. Rispetto a un anno fa la concorrenza è decisamente più agguerrita e ha guadagnato margine.
La fortuna dell’amministratore delegato di Ferrero è scesa rispetto ai 43,8 miliardi di un anno fa, mentre quella del secondo in classifica, il fondatore di Ion Group Andrea Pignataro, è salita da 27,5 miliardi a 34,2 miliardi.
Un pezzo di Juventus in top ten
Al terzo posto, guadagnando una posizione rispetto al 2024, c’è il miliardario italiano che più ha incrementato il suo patrimonio nell’ultimo anno: Giancarlo Devasini, direttore finanziario e principale azionista di Tether, azienda di una delle principali stablecoin al mondo. La sua società recentemente è entrata nel patrimonio della Juventus con una quota dei oltre l’8%.
Le dichiarazioni di Devasini e del suo socio Paolo Ardoino, che occupa la quinta posizione nella classifica Forbes con un patrimonio di 9,5 miliardi, fanno sognare i tifosi bianconeri che sperano che prendano il posto di John Elkann.
L’erede della famiglia Agnelli è ovviamente presente nella classifica ma ben più distaccato, alla trentasettesima casella con un patrimonio personale di 2,6 miliardi. Nel complesso, i miliardari italiani sono 74 – uno in più di un anno fa –, cifra che colloca il Paese al settimo posto al mondo. Il totale dei loro patrimoni è di 339 miliardi di dollari, con un incremento di 37 miliardi rispetto a un anno fa.
«New entry»
I nomi dei miliardari sono praticamente gli stessi di dodici mesi fa. La new entry è Fabrizio Di Amato, fondatore e presidente del gruppo Maire. Di Amato, 62 anni, è partito a 19 anni con tre dipendenti e ha portato la società fino ai 5,9 miliardi di euro di fatturato del 2024.
Maire si occupa soprattutto di impiantistica e ingegneria per i settori petrolio, gas e petrolchimico e controlla NextChem, che opera nella chimica verde e nelle tecnologie per la transizione energetica.
Armani scende dal podio
A cedere il podio a Devasini è stato lo stilista Giorgio Armani, che per la prima volta da anni scende dal podio classificandosi al quarto posto con un patrimonio di 11,8 miliardi di dollari, in aumento rispetto agli 11,3 miliardi di un anno fa.
L’attivismo finanziario e la presenza in tute le partita di Borsa che contrano ha sostenuto Francesco Gaetano Caltagirone, 22esimo un anno fa e ora settimo con 8,2 miliardi. Perde due posizioni la prima donna della lista, Massimiliana Landini Aleotti della casa farmaceutica Menarini, con 7,2 miliardi.
Come ogni anno va ricordato che Forbes non conteggia tra i miliardari italiani diverse persone che sono nati della Penisola, ma risiedono all’estero. Non rientrano dunque in questa classifica Gianluigi Aponte (37,7 miliardi) ed Ernesto Bertarelli (11,5 miliardi), che sono al primo e al terzo posto tra i più ricchi della Svizzera, e Stefano Pessina (6 miliardi), che è il più ricco del Principato di Monaco.