Chi si aspettava che Ignazio Visco, il Governatore di Bankitalia, si sarebbe tolto qualche sassolino dalla scarpa, visto che si tratta del suo ultimo discorso a questa platea prima della fine del suo mandato, è rimasto deluso.
Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista ed esperto economico italiano di finewsticino.ch
Le banche italiane avranno una buona redditività sia nel 2023 sia nel 2024, anche se il margine di interesse crescerà meno rispetto al recente passato anche in presenza di una prosecuzione del ciclo rialzista da parte della Bce, Qualche preoccupazione in più la avranno le banche minori, quelle non sistemiche, che potrebbero subire un processo di revisione e valutazione prudenziale (Srep) meno favorevole rispetto agli anni scorsi e in linea con quelli cui devono aderire le banche maggiori.
Sono questi i messaggi più rilevanti del discorso che il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha fatto nel corso del 29* Congresso Assiom Forex.
Orgoglioso del lavoro fatto
Chi si aspettava che Visco si sarebbe tolto qualche sassolino dalla scarpa, visto che si tratta del suo ultimo discorso a questa platea prima della fine del suo mandato, è rimasto deluso.
E’ stato un discorso istituzionale dal quale è trapelato l’orgoglio di lasciare un sistema bancario in buona salute. «Nonostante il rallentamento ciclico – ha spiegato il Governatore – i principali indicatori dello stato di salute del sistema bancario italiano restano nel complesso positivi. La qualità del credito si mantiene buona: lo scorso settembre l'incidenza dei prestiti deteriorati al netto delle rettifiche di valore era pari all'1,5%; per le banche significative essa è sostanzialmente in linea, all'1,2%, con quella media dei paesi che aderiscono all'Unione bancaria».
Redditività banche rimarrà positiva
«Quest'anno e il prossimo - ha poi sottolineato - la redditività bancaria dovrebbe comunque rimanere positiva per il complesso degli intermediari, anche se potrebbe crescere il numero di quelli che registreranno perdite, che seguiremo con particolare attenzione».
«Queste indicazioni sono coerenti con le attese formulate nel mercato», ha aggiunto, spiegando che "dalla scorsa estate, in concomitanza con l'avvio della fase di aumento dei tassi da parte della Bce, i principali analisti hanno rivisto al rialzo le aspettative di redditività a un anno per i maggiori otto gruppi bancari italiani quotati. Secondo i dati più recenti, per quest'anno e per il 2024 viene previsto un Roe in media vicino all'8%; tre gruppi registrerebbero una redditività prossima o superiore al 9%, nessuno dovrebbe chiudere l'esercizio in perdita”.
Nei Fondi Italia ha fatto meglio dell’Europa
Allargando il discorso alla gestione del risparmio Visco ha notato come l’Italia abbia sovraperformato l’Europa. «Nel comparto della gestione del risparmio – ha spiegato – il rilevante aggiustamento dei prezzi delle attività finanziarie avvenuto a seguito dello scoppio della guerra e del rialzo dei tassi di interesse, pur riducendo la redditività dei fondi comuni italiani, è stato assorbito in modo ordinato senza dar luogo a forti disinvestimenti. La raccolta netta si è mantenuta stabile, mentre nel resto dell'Europa è diminuita. Coerentemente con il rialzo dei tassi di interesse si sono registrati deflussi dal comparto dei fondi obbligazionari, compensati da un aumento degli investimenti in quelli azionari».
Tempi difficili per le banche più piccole
Come detto, Visco ha annunciato una stretta della Vigilanza per le banche meno significative, che sono controllate direttamente da Bankitalia.
«Anche a seguito dell'eccezionale incertezza che caratterizza l'evoluzione del quadro congiunturale i requisiti saranno fissati su livelli più elevati rispetto al passato, colmando quasi completamente il divario fino a oggi esistente con quelli stabiliti per le banche significative».
Giusta direzione per Mercato Unico.
Il Governatore ha inoltre espresso un giudizio positivo sui passi compiuti dalla Commissione Europea per ottenere un mercato Unico dei capitali.
«Le proposte legislative in materia di diritto fallimentare delle imprese, di quotazione – in particolare delle piccole e medie imprese – sui mercati regolamentati e di riduzione della dipendenza da controparti centrali di paesi terzi per l'attivitá di clearing, presentate dalla Commissione europea alla fine dello scorso anno nell'ambito delle iniziative per l'unione del mercato dei capitali, sono passi nella giusta direzione», ha spiegato, aggiungendo che «è necessario procedere lungo questa strada così da promuovere lo sviluppo dei mercati, favorire l'integrazione e rendere maggiormente diversificate le fonti di finanziamento dell'economia europea, rafforzandone la capacitá di reagire a shock avversi».
In calo i depositi di famiglie e imprese
Qualche moderato timore infine per il calo dei depositi. «Già dalla scorsa estate i depositi a vista di famiglie e imprese hanno iniziato a diminuire, coerentemente con il tentativo dei depositanti di salvaguardare il potere di acquisto dei propri risparmi, anche se non si è ancora assistito a un significativo rialzo dei rendimenti offerti dalle banche su questa forma di provvista», ha osservato il Governatore.