Il Governatore ha criticato l’Esecutivo per la sua incapacità di ridurre il debito e la Banca Centrale Europea per la lentezza nel tagliare i tassi. Chiede più venture capital per l’Italia.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

C’era molta attesa per le prime Considerazioni finali del neo Governatore di Bankitalia Fabio Panetta. E l’attesa non è andata delusa. Panetta ha pronunciato un discorso «di lotta e di governo» che non ha risparmiato critiche al Governo né, anche se più velate, alla Bce.

L’Italia, ha spiegato, ha un «debito pubblico elevato» e «una tale zavorra ci costringe ogni anno a impegnare considerevoli risorse pubbliche per pagare interessi, sottraendole all’innovazione e allo sviluppo».

«L'elevato debito, insieme al Mezzogiorno, sono questioni ineludibili per la politica economica», ha spiegato il Governatore ricordando che affrontare il problema del debito richiede «un piano credibile volto a stimolare la crescita e la produttività, e nel contempo a realizzare un graduale e conte miglioramento dei conti pubblici. Tale piano dovrà collocare il debito in rapporto al prodotto su una traiettoria stabilmente discendente. Quanto più la prospettiva di riduzione del debito sarà credibile, tanto minori saranno i rendimenti che gli investitori chiederanno per detenerlo. Ciò renderà a sua volta meno arduo l’aggiustamento».

Bce tempestiva e graduale

Sul debito impatta anche il suo costo che a sua volta subisce gli effetti di tassi di interesse elevati. E Panetta non perde l’occasione di pungolare la Bce, seppure con la diplomazia che si deve a degli ex colleghi.

Nel definire il percorso di riduzione dei tassi ufficiali da parte della Bce «bisognerà considerare che un’azione tempestiva e graduale permetterà di contenere la volatilità macroeconomica rispetto a un’azione tardiva e precipitosa» ha sottolineato Panetta, ricordando che l'azione dell'Eurotower sui tassi è «stata necessaria» per contenere l’inflazione.

L’analisi economica di Panetta ha toccato anche occupazione e immigrazione. Più nel dettaglio ha spiegato che decisi aumenti dei tassi di occupazione «potrebbero arrivare a controbilanciare gli effetti del calo demografico e mantenere invariato il numero degli occupati. E' inoltre possibile che un sostegno all' occupazione derivi da un flusso di immigrati regolari superiore a quello ipotizzato dall'Istat».

Un flusso che dovrà essere gestito «in coordinamento con gli altri paesi europei» e «rafforzando le misure di integrazione».

Prosegue fase favorevole banche

Passando all’analisi del comparto bancario italiano, la narrazione di Panetta ha assunto tinte più rosee. «Il 2023 – ha detto – è stato un anno molto favorevole per le banche italiane. Il rendimento del capitale ha superato il 12 per cento. La redditività ha beneficiato di un'eccezionale congiuntura di mercato, in cui l'abbondante liquidità in circolazione ha frenato l'aumento del costo della raccolta, mentre il rialzo dei tassi ufficiali si è rapidamente trasmesso a quelli sui prestiti, alimentando il margine di interesse».

«Il capitale – ha aggiunto – è salito al 15,6% delle attività a rischio. Gli ultimi dati confermano la prosecuzione di questa fase favorevole. Il quadro è migliorato anche per le banche meno significative, sottoposte alla nostra diretta supervisione». Il governatore ha poi sottolineato anche i rischi dalla tecnologia con un maggior ricorso alle esternalizzazioni che mantiene in ogni caso la responsabilità in capo alle banche delle attività svolte dai terzi e quelli cibernetici di attacchi al sistema finanziario.

Disagi da calo sportelli

La progressiva desertificazione bancaria non è sfuggita a Panetta. «Il ricorso alla tecnologia si sta riflettendo in una riduzione del numero di sportelli bancari che può comportare disagi per alcune fasce di cittadini» ha spiegato ricordando che per evitare fenomeni di esclusione dai servizi finanziari e difficoltà di accesso al contante, Bankitalia ha avviato un tavolo di confronto con i ministeri competenti e i principali operatori.

E ha inoltre rafforzato il l’impegno nell'ambito della Cash Strategy 2030 varata dall'Eurosistema e collaborato alla definizione di misure legislative volte a consentire il prelievo di contante presso gli esercizi commerciali.

Attività di venture capital è sottodimensionata

Panetta ha guardato anche al di fuori delle banche. Secondo il Governatore servono «politiche che garantiscano un adeguato contesto regolamentare e concorrenziale e un ambiente macroeconomico stabile» e incentivi per start up e venture capital «che sono realtà fondamentali per supportare iniziative innovative nazionali».

In Italia l’attività di venture capital è sottodimensionata, con investimenti annui tra 0,5 e 1,5 miliardi nel triennio 2021-2023, un valore cinque volte inferiore rispetto a Germania e Francia. E gli operatori nazionali del comparto «sono pochi e di piccola dimensione».