La banca privata svizzera Mirabaud ha commesso gravi violazioni delle norme antiriciclaggio. In risposta, l'autorità di regolamentazione dei mercati finanziari svizzeri ha imposto misure che riguardano la governance aziendale e il sistema di controllo interno e includono una revisione completa di tutte le relazioni con i clienti.
La banca privata svizzera Mirabaud è stata aspramente criticata dall'Autorità svizzera di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) per non aver rispettato gli obblighi antiriciclaggio e per aver commesso una grave violazione della legge sui mercati finanziari.
Secondo un comunicato stampa, i procedimenti esecutivi della Finma hanno rivelato che Mirabaud ha esaminato e documentato in modo insufficiente i retroscena economici delle relazioni e delle transazioni con i suoi clienti. I procedimenti, avviati nel 2021, si sono conclusi nel giugno 2023.
Mirabaud si è opposta alla pubblicazione
Sebbene l’enforcement sia stato completato mesi fa, la sua comunicazione al pubblico è stata fatta con ritardo in quanto Mirabaud ne ha contestato legalmente la divulgazione. Il Tribunale federale svizzero ha ora respinto il ricorso, consentendo alla Finma di procedere alla pubblicazione. La sentenza della Finma non è stata contestata ed è in vigore dall'agosto 2023.
La Finma aveva avviato l'indagine sulla base di indizi di inadempienze riguardanti, secondo quanto riferito, una complessa struttura di clienti, presumibilmente in relazione con un uomo d’affari nel frattempo deceduto, accusato di evasione fiscale
Dal 2010, Mirabaud ha intrattenuto diverse relazioni commerciali con società e strutture complesse legate direttamente o indirettamente a questa persona. Secondo la Finma, attraverso queste relazioni la banca ha gestito fino a 1,7 miliardi di dollari di assets, che in alcuni momenti sono arrivati a rappresentare quasi il 10% del patrimonio totale gestito da Mirabaud.
Avvertenze ignorate
La banca non ha valutato e documentato adeguatamente la motivazione economica e il contesto di numerose transazioni, nonostante le chiare indicazioni di un aumento del rischio di riciclaggio di denaro, in particolare riguardo i reati fiscali qualificati.
Gli avvertimenti specifici su questa relazione con il cliente risalgono al 2018. La Finma ricorda agli intermediari finanziari che, a partire dal 2016, c’è l'obbligo di esaminare il contesto e l’obiettivo di qualsiasi transazione o relazione commerciale in cui vi siano prove che i beni possano derivare da attività criminali o da reati fiscali.
La Finma ha concluso che «la Banca Mirabaud non disponeva di un'organizzazione adeguata e di sistemi di gestione del rischio per monitorare queste relazioni commerciali. Di conseguenza, la banca ha violato gravemente le norme del mercato finanziario in materia di governance, gestione del rischio e prevenzione del riciclaggio di denaro per un lungo periodo».
Profonda riorganizzazione
Le sanzioni imposte sono severe. La Finma riconosce che la banca ha collaborato durante il procedimento e ha già attuato cambiamenti operativi, organizzativi e di personale per affrontare le sue carenze.
«Oltre a un'ampia riorganizzazione, Mirabaud ha rafforzato il suo quadro antiriciclaggio, la gestione del rischio, i sistemi di controllo interno e la governance».
Affrontare il passato
Contestualmente però la Commissione ha imposto ulteriori misure, che saranno monitorate da un revisore indipendente. La banca deve ridefinire ulteriormente il suo quadro di riferimento per la lotta al riciclaggio di denaro, ampliare il suo sistema di controllo interno e rafforzare la sua corporate governance sul fronte organizzativo e del personale, oltre a verificare tutte le relazioni con i clienti dal punto di vista del rischio.
Mirabaud deve anche esaminare e, se necessario, documentare retroattivamente tutte le transazioni ad alto rischio dal 2018 al 2022. Inoltre, la banca deve allineare il proprio sistema di remunerazione alle pratiche di gestione del rischio. La Finma sta anche recuperando 12,7 milioni di franchi di profitti ottenuti illegalmente.
L'eredità di Robert Brockman?
Le sanzioni non si fermano qui. A Mirabaud è stata vietata l’acquisizione di nuovi clienti ad alto rischio di riciclaggio di denaro fino alla completa attuazione di tutte le misure.
Sono anche state vietate tutte le attività che aumentano i rischi operativi, anche se i dettagli specifici di queste restrizioni non sono stati resi noti. Infine, la Finma ha avviato tre procedimenti esecutivi nei confronti di persone fisiche.
La Finma non fa nomi. Tuttavia, è probabile che a causare questo guaio sia stato il rapporto di Mirabaud con l'uomo d'affari statunitense Robert Brockman, come riportato da finews.ch. All'inizio del 2021, le autorità fiscali statunitensi avevano sequestrato i fondi che Brockman aveva depositato presso Mirabaud. Brockman è morto nel 2022.