La banca senese non vuole usare il capitale in eccesso per acquistare asset bancari e si appresta a una nuova politica di dividendo.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Mps ha chiuso il primo trimestre 2024 con utili per 332,7 milioni di euro, in crescita del 41,2% rispetto al 1° trimestre dello scorso anno, un dato decisamente superiore al consenso «Bloomberg» fermo a quota 281,2 milioni. Anche i ricavi sono saliti a 1,012 miliardi battendo le attese degli analisti di 973,4 milioni.

Il Ceo della banca, Luigi Lovaglio, ha ricordato che «siamo partiti alla grande quest'anno con un utile netto di 333 milioni, trainato da una performance operativa forte. L'attività commerciale dimostra una crescita dei volumi e soprattutto dei ricavi. Abbiamo uno stato patrimoniale forte e solido. La guidance per il 2024 conferma che l'utile prima delle tasse sarà superiore a 1,3 miliardi. Siamo avanti rispetto ai target fissati nel piano industriale al 2026».

No M&A con capitale in eccesso

Gli ottimi dati di bilancio e la produzione di una robusta quantità di capitale in eccesso non hanno fatto venire al manager appetiti da predatore. Mps non userà queste risorse nell’M&A.

«E' ovvio – ha spiegato il Ceo – che non prevediamo di utilizzare il nostro capitale per acquisire asset bancari, tuttavia sappiamo di avere una posizione di capitale molto forte e quindi forse nel nuovo piano potremmo considerare un approccio diverso per quanto riguarda la nostra politica del dividendo. Coglieremo e cercheremo di cogliere le opportunità dalle partnership già esistenti, dobbiamo essere attivi e usare il capitale in eccesso».

La banca sta correndo con ritmi da record grazie anche a una forte riduzione dei costi e alla normalizzazione del petitum legale. «La crescita dei ricavi» nel primo trimestre dell'anno «ha superato il record di 1 miliardo. Le commissioni hanno trainato la crescita dei ricavi nel trimestre» ha puntualizzato Lovaglio, presentando i conti del Gruppo e giungendo che «i nostri clienti confermano la fiducia in Mps aumentando i loro depositi».

Al vertice del settore

Mps, dopo anni passati dietro la lavagna dei cattivi, ora si gode questa nuova fase, quasi una nuova gioventù, che le consente di giocare nella serie A del credito grazie a numeri di assoluta eccellenza. «Il nostro Cet1 Ratio è al 18,2% e conferma che Mps è al vertice del settore bancario ed che Monte dei Paschi di Siena è in grado di remunerare i propri azionisti» ha detto il  Ceo ricordando che l’incubo cause legali appartiene al passato. «Siamo passati a una gestione dei nostri rischi legali in maniera cosiddetta normale, tutte le sentenze che stanno emergendo ultimamente sono a favore della banca». 

«I risultati del primo trimestre dell'anno sottolineano che Mps sta lavorando a pieno regime con la nuova organizzazione e il management concentrati sulla crescita della attività commerciale che emerge dalla evoluzioni delle commissioni» ha poi aggiunto il Ceo aggiungendo che la banca  prevede di ridurre lo stock dei crediti deteriorati «e sui target di piano vogliamo estendere l'orizzonte temporale andando oltre il 2026. Non abbiamo deciso ancora a quando, ma ci aspettiamo di andare oltre il 2026».