Guzzetti vince il primo round nella contesa per il controllo dell’ente. Il secondo sarà fra 12 mesi. Nella partita per i vertici della Cassa Depositi e Prestiti il vincitore rischia di essere Draghi.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

L’Assemblea di Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio – ha eletto presidente per acclamazione Giovanni Azzone, presidente della Fondazione Cariplo, che sostituisce Francesco Profumo, suo omologo alla Fondazione Compagnia di San Paolo, per il completamento del mandato del triennio 2022-2024.

All’Assemblea – direttamente o per delega – ha partecipato la totalità degli Istituti associati. Giuseppe Guzzetti, ex numero un o della Fondazione Cariplo e king maker degli equilibri delle fondazioni bancarie ha vinto il primo round contro Fabrizio Palenzona.

Passo necessario

Il presidente della Fondazione Crt è certamente lo sconfitto, visto che aveva l’ambizione di arrivare alla presidenza dell’Acri. La contrarietà delle due fondazioni azioniste di Intesa Sanpaolo lo hanno indotto a fare un passo indietro.

Che è stato reso meno doloroso dal fatto che le dimissioni anticipate di Profumo dalla Presidenza della Fondazione, passo necessario per potere essere eleggibile alla presidenza di Intesa Sanpaolo in occasione del rinnovo delle cariche nell’aprile del 2025, ha lasciato incompiuto il mandato in Acri. Le elezioni torneranno il prossimo anno e Palenzona ha tutto il tempo per disegnare una strategia diversa che possa risultare vincente.

Azzone ringrazia Guzzetti

«Ringrazio tutti i rappresentanti delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio per avermi scelto come presidente di questa nostra prestigiosa Associazione – ha dichiarato il neo presidente di Acri Giovanni Azzone. Un pensiero di riconoscenza e di stima lo rivolgo a chi mi ha preceduto, Giuseppe Guzzetti e Francesco Profumo, che hanno guidato Acri negli ultimi vent’anni; da loro ricevo un’eredità preziosa e impegnativa, che mi sprona a proseguire all’insegna dei valori di coesione e pluralismo che da sempre ispirano la nostra comunità».

Nel discorso con cui ha accettato la nomina Azzone ha poi anticipato che interpreterà il mandato all’insegna della massima collegialità coinvolgendo attivamente sin da subito le Consulte territoriali e gli Organi Acri per implementare insieme le iniziative che abbiamo ritenuto prioritarie.

Le ultime indiscrezioni

Azzone è perfettamente consapevole che Fondazione Crt è intenzionata a giocare un ruolo di sprone dell’associazione e non vuole farsi logorare. Da un punto di vista politico la vittoria di Guzzetti e del mondo Cariplo non può che fare piacere al ministro delle finanze Giancarlo Giorgetti, da sempre molto vicino a Guzzetti.

La pace tra le Fondazioni non dispiace certamente a Giorgia Meloni che ha tutto l’interesse ad avere l’Acri nel pieno delle sue funzioni con tutto quello che questo significa in termini di supporto sul sociale e non solo. Ma al governo, e al presidente del consiglio in particolare, piace e parecchio la piega che sta prendendo la partita per il rinnovo delle cariche in Cassa Depositi e Prestiti.

Le ultime indiscrezioni circolate in ambienti finanziario danno in forte recupero le quotazioni di una con ferma degli attuali vertici ovvero Giovanni Giorno Tempini presidente e Dario Scannapieco amministratore delegato.

In Cdp vince Draghi

Il rinnovo del ticket non potrebbe che essere letto come la conferma dell’ascendente che l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi ha, e continua ad avere sul Governo Meloni. La conferma degli attuali vertici avrebbe il vantaggio di rendere possibile una trasformazione che in molti chiedono da tempo.

Nel dettaglio con la conferma si poterebbe mettere mano al cambio dello statuto facendo passare il mandato del Cda e dei vertici dall’attuale triennio almeno a un quinquennio, in linea con quanto accade in enti omologhi che operano in altri stati europei.