Andrea Orcel, Ceo di Unicredit, non sottovaluta i segnali di rallentamento dell’economia tedesca e Hvb taglia del 2% l’esposizione al settore immobiliare.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

HypoVereinsbank (Hvb), controllata tedesca del gruppo Unicredit, una delle principali banche finanziatrici del comparto immobiliare in Germania, ha ridotto di mezzo miliardo l’esposizione al settore.

Una mossa non enorme in termini assoluti visto che la riduzione è pari a poco meno del 2% del totale, ma dal forte impatto simbolico dato che si tratta di una netta inversione di tendenza rispetto al passato e alla storia di Hvb.

«L'esposizione al 30 giugno 2023, si legge nella semestrale della banca tedesca, è diminuita di 557 milioni di euro rispetto alla fine del 2022. Sia la perdita attesa che la densità di rischio sono aumentate, rispettivamente di 2 milioni di euro e di 1 punto base. Ciò è dovuto principalmente a un mercato immobiliare che in generale si dimostra più debole, con un minor numero di transazioni nel settore degli immobili commerciali».

Esposizione ridotta a 32,9 miliardi

Hvb ha sostenuto, nell’ultimo biennio, la crescita del settore immobiliare. L’esposizione al comparto è così passata dai 27,3 miliardi del 2020 ai 33,5 miliardi di fine 2022.

Visto il rapido peggioramento della congiuntura economica, la banca ha così deciso di abbassare l’esposizione complessiva al mattone, portandola a 32,9 miliardi alla fine del secondo trimestre.

Tempesta perfetta

Una mossa che potrebbe non rimanere isolata se le previsioni economiche di una «tempesta perfetta» in arrivo per l’edilizia residenziale tedesca verranno confermate dai dati.

In Germania i prestiti sono diminuiti nella prima metà dell'anno. Le nuove attività con prestiti immobiliari sono rimaste sotto pressione a causa del significativo aumento dei tassi di interesse e del forte incremento dei costi di costruzione.

Nei primi cinque mesi del 2023 il volume delle nuove operazioni di prestito alle famiglie per l'acquisto di abitazioni è stato inferiore di oltre il 50% rispetto al livello del 2022.

Stress test negativi

La debolezza del settore immobiliare, con i prezzi delle case sceso nel primo trimestre del 6,8%, ha già fatto vedere i suoi primi effetti nei risultati degli stress realizzati dall’Elba che hanno visto tre banche tedesche, DZ Bank, Norddeutsche Landesbank e la Landesbank Hessen Thüringen negli ultimi posti.

Secondo l’Ifo, uno degli istituti tedeschi di ricerca economica tra i più influenti del paese, continuano ad aumentare le aziende edilizie che segnalano una contrazione della domanda: a luglio il 40,3% delle aziende ha registrato una mancanza di ordini, dato in aumento rispetto al 34,5% di giugno. Un anno fa la percentuale era solo del 10,8%.

«Le imprese di costruzioni residenziali sono sottoposte a una pressione tremenda. Da un lato gli ordini esistenti vengono continuamente cancellati, dall’altro i nuovi ordini sono sempre meno», ha spiegato Klaus Wohlrabe, responsabile dei sondaggi dell’Ifo.

Aziende tirano avanti

Molte aziende stanno tirando avanti grazie agli ordini arretrati che sono riuscite ad accumulare in tempi migliori. La situazione, tuttavia, sta già mettendo a rischio diverse imprese.

Nell'ultimo sondaggio, il 10,5% delle imprese di edilizia residenziale ha segnalato di avere difficoltà finanziarie. Si tratta di un numero doppio rispetto all'anno precedente.

Date le nuove condizioni, molti progetti non sono più redditizi per gli investitori e sta diventando sempre più difficile ottenere finanziamenti anche per l'edilizia privata.