L’oro ha continuato a raggiungere nuovi massimi storici negli ultimi mesi, e si è apprezzato di circa il 35 per cento dall’inizio dell’anno. Questo ottimo andamento è riconducibile alla recrudescenza del rischio geopolitico, agli acquisti da parte delle Banche Centrali, intenzionate a diversificare le proprie riserve, e all’incertezza relativa al ciclo economico.
Riteniamo che l’aspetto di «diversificazione» delle riserve delle Banche Centrali sia importante, in un contesto in cui l’inflazione è tornata a essere un dato economico «vitale», e dove è sempre più viva la tentazione per i paesi dell’emisfero meridionale di costruire un’alternativa al dollaro. L’oro sta diventando nuovamente strategico.
L’aumento dei tassi di interesse reali e l’apprezzamento del dollaro, fattori classici di indebolimento del metallo giallo, avrebbero potuto contenere la forza dell’oro, ma così non è stato.
(Fonte: Carmignac, Bloomberg, ottobre 2024)
La linea nera del grafico sopra riportato corrisponde alla performance di un investimento caratterizzato dall’acquisto di oro a fronte della vendita di un’obbligazione statunitense a 10 anni. Un investimento di questo tipo genera performance assolute.
Contesto turbolento
In un contesto turbolento, l’oro torna quindi a essere un vettore di possibile diversificazione all’interno dell’allocazione del portafoglio, forse migliore delle valute resilienti1, delle obbligazioni statunitensi o tedesche2. Ma cosa rende l’oro un asset di diversificazione efficace?
Nei periodi di avversione al rischio3, durante i quali i titoli azionari hanno ampiamente sottoperformato4, l’oro ha ovviamente sovraperformato gli asset rischiosi ma anche i titoli governativi. Infatti, i tassi a breve termine hanno un impatto più immediato sui prezzi dell’oro determinando il costo opportunità legato alla detenzione di uno strumento non fruttifero, mentre i tassi a lungo termine possono essere correlati all’inflazione.
Avversione al rischio
Registra un ottimo andamento su mercati caratterizzati da avversione al rischio: +100 per cento durante la fase di scoppio della bolla di Internet oppure +30 per cento nel 2022, anno inflazionistico che ha compensato pressoché tutta la sottoperformance dei titoli azionari, in un momento di maggiore necessità. L’oro è ancora meno correlato agli asset rischiosi rispetto alle obbligazioni, il che lo rende uno strumento adatto alla costruzione del portafoglio; tende a offrire una copertura efficace sia contro l’incertezza economica che contro l’inflazione.
Una caratteristica provvidenziale poiché il persistere dell’inflazione rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio attuali e di trasformazione futura5, nel contesto odierno in cui la gestione dei picchi raggiunti dal debito pubblico continua a essere rinviata, rendendone il rimborso sempre più illusorio senza il sostegno attivo dato dall’immissione di nuovo denaro sul mercato.
1Come il dollaro statunitense, il franco svizzero o lo yen giapponese.
2Obbligazioni emesse dagli emittenti sovrani con i rating migliori.
32.000, 2007/2008 o più recentemente nel 2020 o 2022.
4Le aree verdi del grafico corrispondono alle perdite massime dei titoli azionari statunitensi.
5La combinazione di una crescita economica robusta, di un'inflazione salariale elevata, di una transizione energetica, di una minore globalizzazione e di incertezze geopolitiche suggerisce un contesto di potenziali shock inflazionistici più frequenti.
Questo è un documento pubblicitario. Il presente articolo non può essere riprodotto, totalmente o parzialmente, senza la previa autorizzazione della società di gestione. Non si tratta né di un'offerta di sottoscrizione né di una consulenza d'investimento. Le informazioni contenute nel presente articolo possono essere incomplete e potrebbero subire modifiche in qualsiasi momento senza preavviso. Le performance passate non sono un'indicazione delle performance future. Il riferimento a titoli o strumenti finanziari specifici è riportato a titolo meramente esemplificativo per illustrare titoli attualmente o precedentemente presenti nei portafogli dei Fondi della gamma Carmignac. Tale riferimento non è volto pertanto a promuovere l’investimento diretto in detti strumenti né costituisce una consulenza di investimento. La Società di Gestione ha la facoltà di effettuare transazioni con tali strumenti prima della pubblicazione della comunicazione. I portafogli dei Fondi Carmignac possono essere modificati in qualsiasi momento.