Dopo che António Horta-Osório si è scusato per aver violato le regole sulla quarantena, rimangono parecchie domande su come è stata gestita tutta questa questione da parte della banca svizzera.
Credit Suisse è stato costretto ad ammettere che il presidente António Horta-Osório ha violato le regole sulla quarantena, legate ai paesi a rischio, quando ha lasciato la Svizzera per Lisbona all'inizio di questo mese. La banca svizzera ha dichiarato che il banchiere portoghese-britannico lo aveva fatto inconsapevolmente.
Ma il tabloid svizzero che ha dato la notizia del viaggio di Horta-Osório ha messo in dubbio questa versione, riportando venerdì che il banchiere aveva chiesto a Felix Gutzwiller, un influente ex politico svizzero ed epidemiologo, come avrebbe potuto accorciare o addirittura sospendere la sua quarantena di dieci giorni.
Consapevole o inconsapevole?
Secondo quanto riferito dal «Blick» venerdi, Gutzwiller, figura ancora influente nei circoli politici locali, ha detto alla banca che Horta-Osório avrebbe dovuto rispettare la quarantena imposta ai viaggiatori provenienti dai paesi cosiddetti ad alto rischio. E questo contraddice la dichiarazione rilasciata da Credit Suisse secondo la quale Horta-Osório sarebbe partito dalla Svizzera «inconsapevolmente».
I funzionari del Credit Suisse si sono preoccupati così tanto per il comportamento di Horta-Osório che lo hanno spinto ad informare tempestivamente la Finma dell’accaduto.
Siccome una violazione consapevole delle regole COVID avrebbe potuto mettere in dubbio la sua idoneità e integrità, Horta-Osório ha raccontato al regolatore svizzero che non era a conoscenza del fatto che gli sarebbe stata richiesta la quarantena.