La più grande banca svizzera comunica una crescita dei propri profitti nel trimestre. La banca ha potuto beneficiare sia di un ottimo andamento della propria attività di gestione patrimoniale che di un importante taglio dei costi.
Come si dichiara nel comunicato stampa di UBS di martedì, l’utile netto del terzo trimestre è arrivato a 2.28 milioni di dollari, con un incremento del 9% su base annua. Parallelamente sono stati tagliati costi per 100 milioni di dollari rispetto, allo stesso periodo dello scorso anno.
Moderato ottimismo per il fine anno da parte di UBS, che teme gli effetti della pandemia sull'economia, sulle catene di approvvigionamento e sui mercati del lavoro.
Vivace andamento
Nella gestione patrimoniale globale, settore principale della banca, l'utile prima delle tasse è cresciuto del 43% arrivando a 1,5 miliardi di dollari. Se il private banking ha raccolto 19 miliardi di dollari di asset freschi un po’ ovunque, nell’area asiatico-pacifica UBS ha risentito invece di 2 miliardi di dollari di deflussi.
L'attività di investment banking ha approfittato del vivace andamento dei mercati finanziari di quest'anno, spingendo l’utile prima delle imposte a 837 milioni di dollari, dai 632 milioni di dollari di un anno fa.
Riorganizzazioni in programma?
I due responsabili della gestione patrimoniale, che vale 3,2 trillioni di dollari, Iqbal Khan e Tom Naratil, stando a quanto riferisce «Bloomberg» in una nota di lunedì scorso citando fonti sicure senza rivelarle, starebbero progettando una riorganizzazione dell’attività di gestione.
I due avevano creato questa business unit circa due anni fa, per rafforzare la collaborazione con il settore dell’investment banking di UBS ma ora, come riporta «Bloomberg», non sono soddisfatti di come i profitti vengono suddivisi tra le due aree.
Due Banche
Dal 1 Febbraio, come promesso dal CEO Ralph Hamer, ci saranno delle novità di carattere strategico.
Nel frattempo il divario tra le due banche principali svizzere si è approfondito: le azioni di UBS quest’anno hanno guadagnato ad oggi il 14%, mentre Credit Suisse ha perso più del 15%.