L’integrazione fra Unicredit e Banco Bpm sarebbe conveniente per la banca guidata da Andrea Orcel anche qualora le offerte giunte alla conclusione dell’offerta non consentissero di giungere a una fusione dei due istituti.
Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch
E’ quanto si apprende da un documento informativo messo a disposizione dalla banca in vista dell’assemblea del prossimo 27 marzo in cui i soci di Unicredit saranno chiamati a deliberare l'aumento di capitale funzionale all'offerta pubblica di scambio totalitaria sulle azioni di Banco Bpm.
L'assemblea dei soci era precedentemente convocata per il 10 aprile 2025.
Qualora Unicredit acquisisse una percentuale di Banco Bpm senza poter procedere alla fusione, la banca stima che sinergie di costo e di ricavo previste potrebbero comunque essere realizzate, «per un valore complessivo di circa 1 miliardo di euro ante imposte, di cui circa 300 milioni in sinergie di ricavo e circa 700 milioni in sinergie di costo».
Banco BPM a Milano (Immagine: finewsticino.ch)
Nel documento viene confermato che se si procedesse invece alla fusione le sinergie da ricavo sarebbero pari a 300 milioni e da costo a 900 milioni. Questo passaggio rivela come la strategia di “resistenza passiva” che in molti speravano potesse essere adottata dagli attuali soci di Banco Bpm per resistere all’offerta, abbia in realtà assai poche possibilità di successo.
Unicredit alla svolta
E’ chiaro a tutti che Unicredit sia entrata in una fase dalla quale uscirà profondamente cambiata, che questo avvenga in meglio o in peggio dipenderà dal successo delle strategie messe in atto dal suo Ceo Andrea Orcel, che è il primo a sottolineare la topicità del momento.
Andrea Orcel, Ceo di Unicredit (Immagine: Unicredit)
«Per Unicredit e' un momento di svolta dopo quattro anni di cambiamenti, abbiamo tre anni improntati alla crescita e per tentare di battere tutti i concorrenti» ha detto durante un evento per festeggiare la partnership tra Unicredit e Scuderia Ferrari HP.
Intanto il mercato continua a sostenere i titoli interessati dall’integrazione disegnata da Orcel. Più volte il Ceo di Unicredit ha spiegato che uno degli obiettivi del consolidamento bancario è quello di far nascere delle realtà in grado di competere globalmente e quindi con una capitalizzazione di almeno cento miliardi di euro.
Ebbene questa soglia è stata già superata dalle quotazioni attuali delle tre realtà. Questo significa che sommando le attuali valutazioni di Borsa di Unicredit, Banco Bpm e Anima si raggiunge un totale a tre cifre il che significa che non solo dall’integrazione nascerebbe la prima banca italiana ma anche la prima banca europea visto che Banco Santander e Bnp Paribas, attualmente le prima due banche europee per capitalizzazione, valgono rispettivamente 93 e 87,1 miliardi di euro,
Avanti in Belgio e Polonia
Unicredit, intanto, ha perfezionato l’acquisito dell’intero capitale sociale della belga Aion Bank e della polacca Vodeno per un corrispettivo complessivo pari a 376 milioni di euro.
Aion Bank (Immagine: Aion)
L’operazione, sottolinea Unicredit, segna un’accelerazione dell’attività della banca nel digital banking, «rappresentando una delle prime mosse da parte di una banca nell’acquisizione della piena proprietà di una nuova tecnologia (senza alcuna dipendenza da fornitori terzi): questo garantisce una forte differenziazione rispetto ai puri fornitori di tecnologia, alle neobanche e agli operatori tradizionali in fase di trasformazione digitale. Unicredit ha ora accesso a una piattaforma cloud-based innovativa, scalabile e flessibile, basata su connettività API e con tecnologia «smart contract» incorporata, il tutto integrabile con i processi e le procedure della banca».
«Il nostro impegno a fornire costantemente i migliori rendimenti sul mercato e distribuzioni sostenibili nel tempo è perfettamente bilanciato con l’impegno a investire nel futuro», ha commentato Orcel.
«In questo contesto, Aion Bank/Vodeno rappresenta un investimento sia per migliorare la nostra capacità tecnologica – attraverso l’acquisizione di un team collaudato, che ha sviluppato uno dei sistemi bancari più moderni e flessibili in circolazione – sia per il nostro business, consentendoci di crescere in modo significativo attraverso l’ingresso in nuovi mercati, settori e segmenti di clientela».