La mossa di Banco BPM di alzare il corrispettivo dell’OPA su Anima Holding da 6,2 a 7 euro per azione ha avuto pieno successo e ora il mercato guarda a Unicredit per capire se Andrea Orcel rilancerà il corrispettivo dell’offerta pubblica di scambio avanzata su Banco BPM o se, come ipotizzato dallo stesso Orcel nei giorni scorsi, abbandonerà la partita.
Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch
L’assemblea di Banco BPM, dal canto suo, ha approvato il rilancio quasi all’unanimità con il consenso del 97,6%; gli astenuti sono stati l’1,9% e i contrari lo 0,45%.
Nel corso dell’assise si è palesato un nuovo socio rilevante, Deutsche Bank, con il 5,1% del capitale, che la banca tedesca ha precisato essere detenuto per conto di alcuni clienti. Secondo più di un osservatore la quota potrebbe essere riferibile al Crédit Agricole, primo socio della banca, con il 9,9%, che ha chiesto l’autorizzazione della BCE a salire ulteriormente per meglio difendere il proprio investimento. Giuseppe Castagna, CEO di Banco BPM, ha difeso di fronte ai soci il rilancio sull’offerta su Anima.
OPA ha rilevanza strategica
Il rilancio del prezzo dell’OPA per Anima ha lo scopo di «favorire il successo dell'offerta per un'operazione di rilevanza strategica e industriale della banca», ha spiegato Castagna aprendo i lavori dell'assemblea e ricordando che quest’offerta «costituisce un pilastro per la crescita del nostro gruppo e per il raggiungimento degli obiettivi del nostro Piano presentato al mercato».
Sul risultato dell’OPA, Castagna è fiducioso, visto che a favore dell’offerta si sono già espressi alcuni soci forti di Anima, tra cui Poste (che controlla l’11,7% del capitale della società), FSI (9,6%) e il top management (1,5%): «Considerando che, con le adesioni già ottenute, raggiungeremo il 44,8% del capitale di Anima, il successo dell'operazione è abbastanza scontato», ha poi aggiunto il CEO.
Il progetto industriale
L’offerta su Anima, ha poi aggiunto il CEO di Banco BPM, è un progetto – se vogliamo, anche naturale, visto che siamo già i primi azionisti – ed è un'operazione che crea valore per gli azionisti di Banco BPM, ma è anche molto redditizia per i soci di Anima.
Quella su Anima, poi, è «l'unica operazione tra le tante attualmente sul mercato che non è un'offerta di scambio ma in denaro. Sono particolarmente contento di poter tornare a vedere i nostri azionisti e di fare l'assemblea in presenza. Sono contento di inaugurare questa nuova stagione. Nessuna altra banca ha una completezza simile nella capacità di offrire ai clienti prodotti con una componente commissionale».
L’assise è stata un’occasione per fare il punto sul cosiddetto Danish Compromise, il beneficio patrimoniale che la BCE può concedere per l’acquisto della partecipazione in Anima.
«Francoforte, ha spiegato Castagna, ci ha detto che l'autorizzazione è ancora «pending». Stanno facendo approfondimenti con l'EBA. Aspettiamo con molta serenità. Non possiamo dettare noi i tempi ai regolatori, ma siamo stati molto trasparenti nel darvi i valori di atterraggio del capitale, sia con il Danish che senza».
Ora palla a Unicredit
Chiaramente il mercato attende la contromossa di Andrea Orcel. «Le nostre mosse sono queste: se ciò incoraggerà o scoraggerà Unicredit non lo saprò dire. Lo scopriremo nelle prossime settimane», ha commentato Castagna.
La risposta non è scontata. Orcel non ha mai mancato occasione per sostenere la validità industriale del progetto, ma ha sempre difeso il concambio proposto agli azionisti di Banco (0,175 azioni Unicredit per ogni azione Banco BPM) e ha avvisato più volte i soci di Banco BPM che, in caso di rilancio sul prezzo di Anima, l’OPS di Unicredit potrebbe decadere.
Orcel è stato attaccato non solo in Italia, ma anche in Germania. Il presidente del comitato aziendale di Commerzbank, Sascha Uebel, ha alzato ulteriormente il tenore dello scontro.
«Stiamo rendendo il percorso che Orcel deve percorrere nella lotta con noi il più fangoso e profondo possibile», ha spiegato, annunciando che, in caso di acquisizione, Orcel «avrà filo da torcere».