Il presidente della Commissione vuole che il nuovo Testo Unico della Finanza preveda investimenti che consentano interventi più efficaci e in linea con la modernità.
Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch
Paolo Savona, presidente della Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, ha approfittato dell’annuale incontro con la Borsa Italiana per annunciare le riforme cui sta lavorando e per lanciare un appello affinché il Governo, nell’ambito della visione delle norme del testo unico della Finanza, preveda dei cambiamenti che consentano alla Commissione di gire in maniera più efficace e in linea con i tempi.
Quella che ha tracciato Savona è una vera e propria road map. A partire dall’abolizione dell’obbligo della maggioranza qualificata per le decisioni più delicate.
Definizione di un piano operativo e professionale
«La Consob – ha spiegato – è impegnata da tempo nella definizione di un piano operativo e professionale per fronteggiare i crescenti impegni derivanti dai mutamenti e ha in corso le dovute consultazioni sindacali per varare una riforma organizzativa che: persegua una visione integrata dei processi e delle attività; definisca e potenzi la vigilanza impostata sulla valutazione del rischio; identifichi con precisione compiti e responsabilità del personale; migliori l'efficienza e l'efficacia delle sue prestazioni, contenendo i costi, riducendo le linee di riporto, eliminando duplicazioni e frazionamenti e adattando l'organizzazione alle nuove incombenze; implementi soluzioni di intelligenza artificiale per l'esame delle pratiche».
Investimenti pluriennali
Paolo Savona, presidente della Consob (Immagine: Press Office)
«Sarebbe di grande utilità e risparmio per la collettività», ha sottolineato, arrivare a una «raccolta ed elaborazione delle informazioni condivisa tra le istituzioni di vigilanza mobiliare all'interno del Paese e nell'Eurosistema, in vista degli indispensabili passaggi definitivi all'euro digitale e alla tokenizzazione degli strumenti finanziari».
Inoltre, ha spiegato Savona «l'efficacia e l'efficienza della Consob migliorerebbero se venisse rimosso l'obbligo di approvare le principali decisioni di funzionamento a maggioranza qualificata di quattro voti su cinque, quorum non previsto per le altre autorità indipendenti operanti in Italia».
Norme più elastiche
Al Governo, più nello specifico, il presidente della Consob chiede che «in attuazione della delega di riforma del Tuo venissero accettate le proposte avanzate dalla Consob di introdurre strumenti per deflazionare le procedure sanzionatorie, quali il settlement o la possibilità di valutare la rilevanza delle violazioni, consentendo ad esempio – come avviene in altri settori – di non avviare onerosi procedimenti amministrativi per infrazioni minori che arrecano un pregiudizio marginale agli investitori e alla trasparenza del mercato».
Savona chiede inoltre che la Commissione sia assoggetta a una disciplina relativa alla responsabilità di stampo europeo e non penalizzante.
Responsabilità civile
«Sarebbe opportuno» ha poi aggiunto allineare la responsabilità civile della Consob agli ordinamenti esteri più avanzati per capire in quali casi, effettivamente, ricorre la responsabilità dell'Autorità per colpa grave».
«Tornerebbe infine utile allo sviluppo del nostro mercato finanziario alleggerire il peso delle incombenze amministrative, facendole convergere verso gli standard seguiti dalle altre piazze europee e dal resto del mondo, per evitare gli effetti negativi della competizione normativa tra paesi».