Il presidente della Commissione che vigila sui mercati ha chiesto il superamento della subordinazione della stabilità finanziaria a quella monetaria. Più garanzie a tutte le passività delle banche.
Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch
L’annuale prolusione del presidente della Consob Paolo Savona di fonte dalla platea di Borsa Italiana ha avuto due fili conduttori.
Il primo è stato quello di indicare come l’Autorità, che quest’anno festeggia il suo cinquantesimo anno di vita, deve evolvere per contrastare in maniera più efficace ed efficiente le storture e i reati finanziari.
Il secondo è stato un fil rouge eminentemente tecnico in cui ha ipotizzato la realizzazione di una nuova architettura istituzionale delle Autorità di vigilanza distinguendo la parte monetaria da quella finanziaria.
Nuova architettura
Di fatto Savona ha suggerito il superamento della posizione «subordinata della stabilità finanziaria a quella monetaria» prevedendo «una sola autorità di controllo finanziario anche per i depositi bancari».
Paolo Savona, presidente della Consob (Immagine: Press Office)
La nuova architettura non «preclude» l'utilizzo «di capacità operativa e prestigio culturale" dei banchieri centrali per i compiti di stabilità purché si svolga con la dovuta indipendenza operativa».
Gestione del risparmio
Le banche stesso non dovrebbero preoccuparsi in quanto «non perderebbero spazi di mercato nei sistemi di pagamento, di credito e di gestione del risparmio».
Il vantaggio si questa riforma sarebbe la nascita di «una politica economica che alleggerisca le pressioni sui conti dello Stato e riduca il peso dell'imposizione tributaria e del debito pubblico sul Pil».
Tutelare passività banche
Savona ha odii spiegato che per una tutela efficace del risparmio è necessario che vengano garantiti non solo i depositi, ma anche «le altre passività delle banche, potenzialmente destinate al finanziamento degli investimenti reali».
Più nel dettaglio «al risparmio andrebbe dedicata una cura pari a quella riservata alla moneta e ad altri nuovi strumenti finanziari, per impedire che esso diventi variabile di aggiustamento degli squilibri creati da altri fattori».
Trasformazione della finanza
«Un esempio – ha spiegato ancora l’economista – si ha nella clausola del bail-in, secondo cui i depositi bancari sono protetti dal loro sistema di garanzia fino a cento mila euro, mentre tutte le altre passività delle banche, potenzialmente destinate al finanziamento degli investimenti reali capaci di proteggere i risparmi, vengono penalizzate in caso di insolvenza».
La trasformazione della finanza «da ancella dello sviluppo reale a creatrice di ricchezza mobiliare per partenogenesi» è testimoniata dalla «vertiginosa crescita delle cryptocurrency».
Crypto regolate come strumenti tradizionali
Savona ha poi chiesto che i nuovi strumenti criptati rispondano alle stesse regole degli strumenti tradizionali e insistendo sulla necessità di avere a una specifica normazione per le contabilità decentrate usate.
Il presidente della Consob ha rimarcato che «a seguito delle recenti decisioni normative, va preso atto che il mercato ha imposto la sua volontà alle autorità di governo che non l’hanno potuto ignorare, come accaduto» in passato «per i derivati».
Forza del mercato
«Non sarebbe una novità se si riconoscesse la forza del mercato – ha concluso Savona –, ma lo sarebbe se si negasse una pari forza alla legge come diritto dei cittadini a essere governati da questa, invece che dall'intraprendenza di pochi. Va quindi «sollecitata la collaborazione tra le due forze nel reciproco interesse e la specializzazione per l'esercizio dei compiti di vigilanza».