L’Ivass traccia un ritratto a tinte chiare per il comparto, invitando però a non abbassare la guardia. A sostenere il settore è stata la ripresa del comparto Vita.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

«Il quadro è sereno, ma non bisogna abbassare la guardia». Il settore assicurativo italiano si trova a navigare in acque calme, secondo quanto espresso nelle considerazioni finali del presidente dell'Ivass, l’istituto che vigila sulle imprese di settore, Luigi Federico Signorini.

Nel dettaglio il settore sta attraversando una fase di miglioramento, anche se è fondamentale mantenere alta l'attenzione per navigare serenamente fra i molti rischi di natura geopolitica e macroeconomia.

Utile significativo

Sul miglioramento ha influito la ripresa del comparto Vita, tornato a un utile «significativo» nel 2023, pari a 8 miliardi con un Roe al 10,5%. Entrambi gli indicatori sono tornati sul livello che non toccavano da prima della pandemia.

La solidità del comparto è si riflette nell’incremento del fato che maggiormente segnala la virtuosità, ovvero l’indice di solvibilità medio delle compagnie italiane, che alla fine dello scorso anno era al 258%, in aumento di 12 punti rispetto al 2022 e in linea con la media europea.

Inoltre, nel 2023 è proseguito il buon andamento del settore Danni con la raccolta che è aumentata per il terzo anno consecutivo e sono aumentate le coperture per i rischi diversi dall'Rc auto.

Norme contabili non adeguate

Signorini ha ricordato che anche per il 2023 il Ministero dell’Economia ha concesso la facoltà di applicare delle normative vantaggiose alle minusvalenze dei portafogli investimenti non durevoli e alle minusvalenze sospese delle Gestioni separate. Questo ha consentito di sterilizzare minusvalenze per circa 7 miliardi, per la gran parte nel ramo
Vita.

«Il ricorso ripetuto a deroghe temporanee mette in discussione la capacità dei principi contabili vigenti di rappresentare correttamente la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato di esercizio delle compagnie. Sarebbero preferibili interventi più sistematici e ponderati», ha spiegato Signorini ricordando che Ivass ha prospettato al governo una modifica alla normativa nazionale che consentirebbe di definire un impianto «prudente, trasparente e ragionevolmente stabile, in attesa di una revisione più ampia in armonia con i principi contabili internazionali».

Ancora riscatti

Lo scorso anno, inoltre, il rialzo dei tassi ha continuato a incentivare i riscatti delle polizze vita che sono cresciuti del 63%, mentre la raccolta premi è diminuita del 3%. La redditività del comparto è stata del 12,6%, grazie prevalentemente al recupero delle quotazioni di mercato degli attivi.

La dinamica delle estinzioni anticipate è stata influenzata dalla natura dei canali distributivi usati da ciascuna compagnia, e varia a seconda del valore delle polizze. I riscatti «hanno acceso il faro sulla liquidità e, dietro anche la spinta dell'Ivass, le compagnie hanno posto in essere soluzioni nel complesso efficaci».

Popolo endemicamente sotto assicurato

La raccolta Danni lo scorso anno è aumentata del 6,6% rispetto ai dodici mesi precedenti, per il terzo anno consecutivo, raggiungendo i 38 miliardi. Sono aumentate in particolare le coperture per i rischi diversi dall'Rc auto, fatto assolutamente non secondario per un popolo endemicamente sotto assicurato come quello italiano.

Tra il 2014 e il 2023 l'incidenza complessiva dei comparti salute (malattia e infortuni) e property (incendio ed elementi naturali, nonché altri danni ai beni) è salita dal 32% al 40%, un valore di poco inferiore rispetto a quello del comparto auto (42%).

Cambiamento clima è sfida

Una sfida strategica che le assicurazioni si sono trovate ad affrontare lo scorso anno e stanno continuando adì affrontare, ha sottolineato il presidente dell'Ivass, è il cambiamento climatico. E’ scattato l’obbligo, per le imprese, di stipulare una polizza assicurativa a copertura dei danni relativi a immobilizzazioni materiali causati da sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni.

L’attuazione di questa nuova prescrizione di legge, si è raccomandato Signorini deve prevedere uno schema «sostenibile per le compagnie assicurative ed efficiente per le aziende assicurate», con prodotti dovranno essere «semplici, chiari e trasparenti sull'estensione delle coperture e su eventuali esclusioni e limitazioni.

Bisognerà porre attenzione inoltre alla tempestività e congruità degli indennizzi».