Il private banking italiano ha iniziato positivamente l‘anno con 1.030 miliardi di masse gestite nel 1° trimestre, in rialzo del 3,7% rispetto ai 994 miliardi del 4° trimestre del 2022.

Il settore è tornato a superare i mille miliardi di Assets under Management (AuM) esattamente ad un anno di distanza. Secondo le stime dell’AIPB, Associazione Italiana Private Banking, le masse in gestione a fine anno ammonteranno a 1.047 miliardi di euro con un incremento del 5,3% rispetto al dato di fine 2022 e l’andamento dei primi tre mesi dell’esercizio conferma la ragionevolezza della stima.

Nei primi tre mesi dell'anno, inoltre, la raccolta netta complessiva realizzata dagli operatori private ha chiuso a 13 miliardi euro, in crescita dell’1,3% rispetto al trimestre precedente, quando era risultata pari a 10 miliardi.

Più vicini target annuali

«Guardiamo con soddisfazione ai risultati ottenuti in avvio d’anno, perché ci avviciniamo con largo anticipo alle masse in gestione che avevamo previsto di raggiungere entro il 2023», ha commenta Andrea Ragaini, Presidente Aipb, aggiungendo che «l’analisi dei dati del primo trimestre testimonia che il valore aggiunto della consulenza Private ha consentito alla clientela di trarre un sensibile vantaggio dall’andamento dei mercati finanziari, malgrado il permanere di venti contrari».

Rispetto al 2022, l’effetto mercato, ovverosia la rivalutazione o la svalutazione della ricchezza per l’andamento dei mercati finanziari, ha contribuito ad una crescita di 16 miliardi di euro delle masse gestite dal private banking.

Raccolta diretta in calo

Tutti i nuovi flussi raccolti sono confluiti verso gli investimenti. Rispetto al 4° trimestre dello scorso esercizio la raccolta diretta ha subito una flessione del 2,8%, pari a 4,6 miliardi mentre il comparto amministrato l’ha fatta da padrone per il secondo trimestre consecutivo, con flussi in ingresso per 19,2 miliardi di euro, in rialzo dell’8%.

Nel primo trimestre 2023 inoltre è tornata positiva anche la raccolta netta del comparto gestito (+2,4 miliardi di euro), sostenuta dalle gestioni patrimoniali (1,8 miliardi) e dai fondi comuni (0,6 miliardi).

Il comparto assicurativo ha risentito invece dell'aumento dei tassi sulle gestioni separate e delle tensioni legate alla vicenda Eurovita, facendo registrare una raccolta negativa per 4,4 miliardi (-2%).

Settore effervescente

Il settore è anche molto dinamico da un punto di vista del mercato del lavoro. Nelle ultime settimane Edmond de Rothschild ha nominato Tommaso Benerecetti responsabile della succursale italiana per la divisione Private Banking.

Ubs, come ha scritto finews.ch, ha confermato Riccardo Mulone country manager per l’ìItalia. Il banchiere è in Ubs Investment Bank dal 1999.