Personalmente, devo a Silvio Berlusconi molta gratitudine. Grazie a un’intervista esclusiva con lui nel centro di Milano, ho ottenuto il mio primo contratto come giornalista per Radio «Dimensione Suono», racconta Gabriele La Monica di «MF Newswires» in un ricordo condiviso con finewsticino.ch.

Era il 1997 e Silvio Berlusconi aveva appena terminato un comizio nel centro di Milano. Tornando in redazione, lo vidi in piazza Duomo. Stava andando al Camparino, un bar storico di Milano, per prendere un aperitivo con la sua scorta. Mi sono avvicinato a lui: Ha parlato con me per più di venti minuti e mi ha anche offerto un Campari.

Animatore nato

Ho avuto modo di seguire per lavoro diversi primi ministri, da Massimo d’Alema a Romano Prodi, ma la cortesia e la disponibilità di Berlusconi verso i giornalisti non l'ho mai sperimentata con nessun altro politico italiano.

Ma era anche un intrattenitore nato intrattenitore. E anche i suoi avversari politici, lontani dai microfoni e dalle telecamere dei giornalisti, ridevano delle sue battute.

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Gabriele La Monica di «MF Newswires» (immagine: finews.ch)

A Cernobbio, nelle serate e nelle notti dei convegni Ambrosetti, chiacchierava per ore con i colleghi politici, i giornalisti e tutti coloro che lo ascoltavano.

Solo una volta nei guai

La sua ossessione per l'immagine era assoluta. Era affascinato dalle giacche a doppiopetto che Caraceni gli confezionava. Il taglio era così raffinato che la giacca non scivolava, qualunque movimento Berlusconi facesse con le braccia. Solo una volta l'ho visto in difficoltà.

A un incontro a Rimini, negli anni in cui era all'opposizione, si presentò con una sahariana sgargiante. Il caldo e la folla fecero inevitabilmente sudare Berlusconi e sotto le ascelle erano visibili due aloni molto grandi. Questa è l'unica volta che ricordo che non fosse perfettamente vestito.

La simpatia per le cravatte di Marinella

Roberto Gasparotti, l'uomo che per anni ha curato la sua immagine pubblica, era un perfezionista. In un'occasione diede fece una scenata a una troupe del «Tg4», che si occupava delle immagini ufficiali del Cavaliere, perché a un evento che si teneva alle tre del pomeriggio in pieno agosto, il cameraman era senza la valigia delle luci al seguito.

Berlusconi aveva una tale predilezione per le cravatte Marinella da avere una propria etichetta con cui firmava le cravatte che regalava ad amici e personaggi famosi.