La notizia della morte di Silvio Berlusconi, scomparso a Milano all'età di 86 anni, ha avuto un'immediata ripercussione borsistica dove le due categorie di titoli di Mfe – Mediaset For Europe, A e B, hanno strappato al rialzo. Il mercato da tempo scommette sul fatto che la morte del fondatore sarebbe coincisa anche con l'inizio della fine del controllo della famiglia sul colosso televisivo.
Il Cavaliere, in vita, aveva individuato nella primogenita Marina Berlusconi la guida futura del gruppo, l'erede destinata a succedergli sulla plancia di comando. Marina, manager stimatissima anche dai suoi più acerrimi nemici, è presidente sia di Fininvest, la holding di famiglia, sia di Mondadori, di cui Fininvest ha in pancia il 53% circa del capitale.
Il secondogenito Pier Silvio Berlusconi è da tempo alla guida di Mediaset, dove ha fatto tutto il suo apprendistato da manager sotto la guida di Fedele Confalonieri, presidente del gruppo televisivo e amico storico di Silvio Berlusconi. Dalla gestione operativa sono stati al momento esclusi i tre figli di secondo letto, Eleonora, Barbara e Luigi Berlusconi. E questo ora rischia di diventare un problema, in sede di apertura della successione.
Quota Fininvest sarà divisa
La quota di Fininvest che fa capo al fondatore di Mediaset, pari al 61,21% dovrà essere divisa in parti uguali fra i cinque figli. Come dimostra la vicenda degli eredi di Leonardo del Vecchio, le disposizioni testamentarie che indicano gerarchie o primazie fra gli eredi sono destinate ad essere impugnate.
I gossip milanesi spesso hanno rilanciato indiscrezioni di liti feroci fra Marina e Barbara in cui la prima contestava alla sorella minore di essere troppo concentrata su feste e vita sociale per potere essere indicata alla guida di una società di famiglia. Barbara, nata in Svizzera ad Arlesheim, è stata coinvolta nella gestione del Milan, di cui è stata presidente per un quadriennio dal 2013 al 2017, quando la squadra venne ceduta al cinese Lio Yonghong.
Una contesa ereditaria è altamente probabile ma dovrebbe essere circoscritta ai figli. Gli appannaggi della compagna di Berlusconi, Marta Fascina, secondo quanto si è appreso all'epoca della loro unione, sarebbe già stata definita.
Impatto anche su Mediolanum
La scomparsa di Silvio Berlusconi rischia di impattare anche Banca Mediolanum. Fininvest, secondo le risultanze Consob, detiene il 30,124% della società guidata da Massimo Doris. Dal 2016, per espressa opposizione della Bce che non voleva che Fininvest avesse una partecipazione di controllo in Mediolanum, i diritti su quella quota sono sterilizzati al 9,99%.
L'amicizia fraterna fra Ennio Doris e Silvio Berlusconi ha tutelato lo status quo. Ora ogni scenario diviene possibile con ricadute che potrebbero arrivare a interessare anche altre partite, come ad esempio quella relativa al futuro di Mediobanca, di cui Mediolanum è socio del patto di sindacato oltre che partner commerciale di lunga data.
Monza Calcio col fiato sospeso
Anche il Monza Calcio aspetta con ansia di capire come verrà chiusa la vicenda ereditaria berlusconiana.
La squadra è stata la sorpresa del campionato italiano di Serie A grazie alla gestione di Berlusconi e del suo sodale di lunghissima data, Adriano Galliani. Barbara sarebbe la successione naturale, ma non sono esclusi colpi di scena.