Il proxy advisor Institutional Shareholder Services, Iss, ha raccomandato agli azionisti di UniCredit di esprimere voto contrario, in occasione della prossima assemblea del 31 marzo,al nuovo pacchetto retributivo proposto per l'amministratore delegato Andrea Orcel e al nuovo piano di incentivi della banca.

Grazie alla nuova politica di remunerazione approvata dal Consiglio di amministrazione di Unicredit, che riguarda anche altri 935 top manager del gruppo, Andrea Orcel potrebbe incassare fino a 9,75 milioni di euro tra fisso e variabile se supererà nel 2023 i target più stringenti individuati per lui.

Da Unicredit ok ad aumento del 30% del fisso

Più nel dettaglio UniCredit ha proposto di aumentare del 30% lo stipendio fisso di Orcel, mentre un corrispondente aumento della retribuzione variabile sarebbe legato al superamento degli obiettivi finanziari del gruppo.

Il semplice raggiungimento degli obiettivi per il 2023 lascerebbe a Orcel la stessa retribuzione complessiva di 7,5 milioni di euro del 2022, grazie a una riduzione della componente variabile.

L'aumento del 30% dello stipendio dell'a.d. e il nuovo meccanismo di sconto sul prezzo di conversione dei premi in azion – spiegano i tecnici di ISS – potrebbero risultare in un aumento eccessivo della remunerazione'.

ISS contro Orcel anche nel 2021

Non è la prima volta che ISS chiede ai soci di Unicredit di votare contro la remunerazione di Orcel visto che già nel 2021 cercarono di mettersi di mezzo al momento del suo ingresso nella banca. Non furono i soli. Anche Glass Lewis aveva sconsigliato i soci della banca dall’approvare il piano che prevedeva un salario fisso base di 2,5 milioni di euro con un bonus azionario di 5 milioni di euro.

«Nel complesso» spiegano ancora gli esperti di ISS» nonostante alcuni cambiamenti positivi, il sistema di incentivi di gruppo 2023 e le modifiche proposte al quadro retributivo dei dirigenti non meritano di essere sostenuti. La distanza fra lo stipendio di Orcel e i suoi colleghi, spiegano ancora, è rilevante. «Con l'aumento del 30%, la retribuzione fissa di Orcel sarà superiore al quartile superiore e del 55% sopra la mediana... Se si considerano i peer selezionati solo da Iss, Orcel rimarrà il Ceo con le più alte opportunità retributive».

UniCredit vuole premiare superamento Target

Dai documenti preparati dalla banca in vista dell’assemblea si evince che l’obiettivo del comitato di remunerazione, era poter premiare il superamento dei target. In caso di «semplice» raggiungimento degli obiettivi lo stipendio di Orcel sarebbe invariato. Qualora non venissero centrati, sara’ inferiore allo scorso anno, nonostante l'aumento della parte fissa.

L'intera remunerazione variabile, inoltre, «sara» riconosciuta in azioni'. La retribuzione potenziale, spiegano fonti finanziarie, riflette anche la performance borsistica del titolo che dall’arrivo di Orcel ha più che raddoppiato la sua valutazione.

Percorso turbolento per stipendio Orcel

La contrarietà di ISS non è stato l’unico momento di turbolenza nel percorso che ha portato alla proposta di aumento di Orcel. Lo scorso mese di febbraio sono arrivate, decisamente inattese, le dimissioni del presidente del comitato remunerazione di UniCredit, Jayne-Anna Gadhia.

Secondo una ricostruzione del «Financial Times» – Gadhia avrebbe lasciato dopo essere stata accusata di aver diffuso informazioni riservate a pochi giorni dalla decisione del Cda sullo stipendio di Orcel.

Ufficialmente, Gadhia ha lasciato il posto in seguito «all’assunzione di un nuovo incarico e al conseguente maggior impegno che le sarà richiesto» essendo stata nominata a fine gennaio presidente di Moneyfarm.

Mugugni in Fondazione Crt

Qualche perplessità lo stipendio di Orcel la desta in alcuni soci storici di Unicredit. Non è un mistero che Fabrizio Palenzona, che da sempre anima e determina gli equilibri della Fondazione Crt, socie di Unicredit con una quota selle’1,9%, non sia un sostenitore di Orcel cui avrebbe preferito l’ex amministratore delegato di Deutsche Bank Italia Flavio Valeri.

Se Palenzona succederà all’attuale presidente della Fondazione Giovanni Quaglia, Orcel avrà un amico in meno.