La conferenza sull'Ucraina dei prossimi giorni metterà Lugano sotto i riflettori internazionali. L'evento rappresenta una pietra miliare nel processo di sviluppo iniziato con lo scoppio della pandemia di Corona, che sta aiutando la terza piazza finanziaria della Svizzera a guadagnare un nuovo slancio.

Per una volta, il mondo non sarà incantato da Davos, dove si tiene l'annuale World Economic Forum (WEF), ma da Lugano, dove si terrà la conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina e che vedrà la partecipazione di numerosi politici internazionali.

È inutile chiedersi se le persone veramente potenti di questo mondo renderanno omaggio all'evento o meno. Quello che è certo, però, è che Lugano potrà farsi conoscere ben oltre i confini della Svizzera.

Sopore profondo dopo i condoni fiscali

La «Ukraine Recovery Conference» è solo un tassello di un mosaico che sta prendendo forma da ben due anni. Il Ticino, che per decenni è stato il paradiso soleggiato della Svizzera, una meta desiderata da moltissimi tedeschi e una regione il cui confine con l'Italia è più volte balzato agli onori della cronaca per il contrabbando di merci e il riciclaggio di denaro, è caduto in un sonno profondo circa 15 anni fa. Era inimmaginabile allora che una conferenza internazionale come quella che ci sarà, potesse essere organizzata proprio in una città in crisi come Lugano.

I condoni fiscali del governo italiano, gli scarsi collegamenti con il mondo circostante, l'avanzare della globalizzazione, ma anche la mancanza di fiducia in se stessi di molte personalità dovuta al malgoverno e al nepotismo dilaganti nella regione, hanno fatto sì che il Ticino, e Lugano in particolare, rimanessero indietro.

Solo dopo la pandemia di Corona, che inizialmente ha colpito il Ticino più duramente che nel resto della Svizzera – a causa della sua vicinanza all'Italia – si è innescato un cambiamento che ha portato a una consapevolezza delle proprie radici, considerate sicure, solide e affidabili. Impressionante è stato il cambiamento nel settore alberghiero.

L'albergatore dell'anno è di Lugano

«In passato la clientela internazionale dominava la nostra struttura, ma la situazione è cambiata bruscamente con l'inizio della pandemia», racconta Giuseppe Rossi, General Manager del lussuoso Hotel Splendide Royal di Lugano. «Improvvisamente ci siamo trovati ad accogliere nel nostro hotel ospiti provenienti da tutta la Svizzera, in particolare dalla Svizzera francese, che in precedenza non erano quasi mai arrivati in Ticino», osserva Rossi, che di recente è stato nominato albergatore svizzero dell'anno. Un riconoscimento indubbiamente utile per accogliere l'élite politica europea questa settimana.

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Gli albergatori ticinesi lavorano a stretto contatto (foto: EHMA)

Altri hotel di Lugano hanno sfruttato il periodo della pandemia per adeguarsi alle nuove situazioni. Il business hotel Dante, situato nel centro della città, ha modernizzato le sue camere e ampliato le sue strutture congressuali, come sottolinea il direttore generale Carlo Fontana in un'intervista.

Sullo sfondo di un mondo in transizione, tutti i migliori alberghi della città hanno deciso di collaborare più strettamente, il che ha portato l'European Hotel Managers Association (EHMA) a tenere il proprio congresso annuale a Lugano lo scorso marzo: con le sue diverse centinaia di partecipanti, è il più grande incontro di settore dei direttori di hotel a cinque stelle in Europa.

Un parco subtropicale sul Lago di Lugano

Anche questo è un segnale di come Lugano stia gradualmente tornando sulla scena internazionale. Massimiliano Ferrara, che da quattro anni gestisce il Grand Hotel Villa Castagnola di Lugano, è d'accordo. L’Hotel, con una tradizione di 135 anni, è considerato uno dei migliori indirizzi per le persone facoltose e, fra pochi giorni, anche per i politici.

Non senza una certa ironia, il complesso un tempo era la dimora di una nobile famiglia russa trasformata in albergo nel 1885. L'hotel a cinque stelle è situato in un ampio parco subtropicale direttamente sul Lago di Lugano.

Ancora oggi Villa Castagnola è un'azienda a conduzione familiare e si considera una villa. «Questo significa che da noi siete seguiti e curati come un ospite privato dalla famiglia del proprietario. Gli ospiti sentono questa atmosfera familiare, ma anche i dipendenti, alcuni dei quali lavorano qui da ben 35 anni», sottolinea Ferrara.

Un cocktail micidiale

L'industria alberghiera di lusso serve sempre come indicatore di come un centro finanziario si stia sviluppando, perché in caso positivo attira molti ricchi da tutto il mondo. Dopo il boom degli anni Settanta, Ottanta e Novanta, quando soprattutto molti italiani trasferirono i loro patrimoni nella vicina Svizzera per motivi sia di sicurezza che fiscali, Lugano precipitò, nel 2008/2009, in una crisi gravissima, innescata dalla crisi finanziaria globale, dai condoni fiscali da parte dell'Italia, dallo scambio automatico di informazioni (AEOI), a cui la Svizzera ha aderito.

Questo cocktail micidiale, culminato con l'interruzione dei voli di linea da Lugano-Agno da parte della compagnia aerea Swiss nell'autunno del 2019, ha isolato completamente il Ticino dal jet set internazionale. Da allora, per andare a Ginevra servono 5 ore di treno.

Nuova intesa tra Nord e Sud

Un’ importante inversione di tendenza è avvenuta nel settembre 2020 con l'apertura della Galleria di base del Ceneri tra Bellinzona e Lugano, che ha ridotto i tempi di percorrenza tra Zurigo e Lugano a meno di due ore. Questo miglioramento dei trasporti ha fatto miracoli e ha contribuito a creare una nuova intesa tra il nord e il sud della Svizzera.

Diverse istituzioni finanziarie ticinesi, come i gestori patrimoniali indipendenti Crossinvest o Colombo Wealth, hanno potuto aumentare notevolmente le loro attività a Zurigo. Recentemente, l'asset manager Zest si è fuso con LFG Holding, presente con una sede a Zurigo, Pentagram Wealth Management si è fuso con la boutique d'investimento Woodman Asset Management di Zugo e Copernicus Wealth Management è arrivato da poco in città.

Anche le banche non sono rimaste inattive. Istituti come Julius Baer, Vontobel, Syz e Reyl mantengono una forte presenza nella Svizzera meridionale. BIL (Suisse) è un buon esempio.

Sebbene la Banque Internationale à Luxembourg (BIL), oggi di proprietà della cinese Legend Holdings, faccia riferimento alle sue radici europee, nella gestione patrimoniale internazionale opera principalmente dalla Svizzera. Oltre Zurigo e Ginevra, anche Lugano svolge un ruolo importante: qui un team di una decina di persone si fa conoscere, soprattutto tra i (giovani) imprenditori, come sottolinea a finewsticino.ch Sascha Wullschleger, responsabile della BIL a Lugano.

Finanziamenti per gli imprenditori

La banca non è solo attiva nella gestione patrimoniale tradizionale, ma anche nel finanziamento, nelle transazioni sul mercato dei capitali di piccole e medie dimensioni e nel settore immobiliare – in segmenti troppo insignificanti o troppo grandi per altri istituti finanziari. Avendo alle spalle la casa madre in Lussemburgo, BIL (Suisse) è in grado di gestire molte transazioni.

L'attenzione per i (giovani) imprenditori non è casuale: la scorsa primavera Lugano ha annunciato il suo «Piano B», con una campagna diffusa in tutto il mondo dai media, come ha riportato anche finewsticino.ch. L’obbiettivo della città è di diventare la principale metropoli europea della blockchain.

La crème de la crème della tecnologia finanziaria

Le autorità intendono perseguire questo obiettivo attraverso una stretta collaborazione con la società tecnologica Tether, che ha sede a Hong Kong e che emette l'omonima stablecoin (USDT). Per questo progetto sono già stati raccolti due fondi per un totale di oltre 100 milioni di franchi, che saranno utilizzati per attirare aziende e startup del settore tecnologico (finanziario) a Lugano, dove dovranno sviluppare innovazioni in un nuovo polo o hub; parte dei fondi saranno utilizzati per formare studenti locali nelle nuove tecnologie.

Contemporaneamente, le autorità cittadine hanno garantito che in futuro i cittadini di Lugano potranno pagare molti servizi utilizzando valute digitali come Bitcoin, Ethereum, Tether o Luga. L'intera iniziativa è unica nel suo genere, almeno a livello nazionale, e mette in una nuova luce il centro finanziario di un tempo.

L'attrazione che questi sforzi stanno già avendo è stata evidente quando BIL (Suisse) ha ospitato la conferenza «Decentralized Lugano» che ha trattato temi quali la DeFi, il Metaverse e il Web 3.0 e che ha visto, tra i partecipanti, niente meno che il co-inventore di Ethereum Gavin Wood. Un evento simile si terrà probabilmente il prossimo ottobre, quando Tether e la città di Lugano ospiteranno il loro «Plan B Forum», che riunirà ancora una volta la crème de la crème della tecnologia finanziaria di domani.

La prima e-ship in Svizzera

Alcuni partecipanti alla conferenza potranno anche fare una gita in barca sul Lago di Lugano. Probabilmente viaggeranno sul battello di linea MNE Ceresio 1931, il primo battello completamente elettrico in Svizzera, cui ne seguiranno altri: il Canton Ticino sottolinea ancora una volta di essere arrivato nel nuovo mondo.

La ritrovata attrattiva della regione sta ora allettando anche l'Italia; il potente Gruppo Generali sta solo aspettando di ottenere il via libera dall'Autorità svizzera di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) o la licenza per iniziare a operare con Banca Generali a Lugano. Il gruppo finanziario italiano Intesa Sanpaolo, a sua volta, ha acquisito nell'autunno del 2020 una quota di maggioranza della banca privata svizzera Reyl e Lugano fungerà da testa di ponte per lo sviluppo internazionale del private banking.

Prima grande conferenza sul Metaverso

Una persona da tempo attiva nel centro finanziario di Lugano è Riccardo Esposito. L'ex analista finanziario, fondatore della community finanziaria Finlantern, organizza da oltre 12 anni eventi e conferenze per il settore e lo scorso mese ha promosso «MetaForum», il primo grande appuntamento sul Metaverso in questo Paese.

Il motivo per cui ha organizzato questo evento nella città ticinese è che «crediamo fortemente nel potenziale e nell'attrattività della città di Lugano, che si è posta l'obiettivo di diventare la principale metropoli blockchain in Europa. Lugano, poi, si trova in una posizione ideale tra i due principali centri finanziari di Zurigo e Milano, dove tutti i megatrend trovano la loro massima espressione: non potevamo non pensare che a Lugano per il nostro MetaForum», spiega a finewsticino.ch.