Il presidente di Credit Suisse sta facendo un danno incalcolabile alla sua credibilità, che si somma ad una situazione già alquanto critica della banca svizzera, scrive la collaboratrice di finewsticino.ch, Katharina Bart.
Proprio quando Credit Suisse pensava che non potesse andare peggio, il suo presidente ha dimostrato il contrario: António Horta-Osório (nella foto sotto) ha violato l’obbligo di quarantena imposto dalla Confederazione, sembra che prima abbia fatto diversi tentativi per evitarla e poi abbia deciso di ignorarla proprio.
Sette mesi dopo il mandato ricevuto a Zurigo, il 57enne è stato oggetto di aspre critiche causate da lui stesso (cosa che suona familiare). Nessun altro può essere accusato, non ci sono capri espiatori, non ci troviamo in una «spygate»: Horta-Osorio è l’unico responsabile di quanto è successo.
Pagato per essere un esempio di virtù
Dobbiamo riconoscere che gli errori capitano e possono sempre capitare: su questo Credit Suisse potrebbe dire molto. Ma la priorità di Horta-Osorio dovrebbe essere quella di «ripulire» l’immagine parecchio compromessa di Credit Suisse.
E infatti è fondamentalmente per questo motivo per cui Horta-Osório è compensato così profumatamente, esattamente come il suo predecessore Urs Rohner, che inizialmente avrebbe dovuto guadagnare 5,1 milioni di dollari finchè non è emerso il disastro Archegos che lo ha costretto a fare un passo indietro. Horta-Osorio dovrebbe essere l’artefice di un cambiamento culturale al Credit Suisse, dovrebbe essere remunerato per rappresentare un esempio di virtu’.
Stop al viaggio a Dubai
Ci si potrebbe sorprendere della rapidità con cui si è diffusa questa notizia in Svizzera, dove alcuni banchieri si stanno già chiedendo apertamente se sarà costretto a dimettersi. Non si dovrebbe sorprendere: la sua scusa – che ha violato involontariamente le regole - si sta rivelando assolutamenteinconsistente, come è emerso venerdì.
L'amministratore delegato Thomas Gottstein rappresenta un esempio completamente diverso: è uno dei banchieri e politici di alto livello che, insieme al capo di Julius Baer Philipp Rickenbacher e al ministro delle finanze Ueli Maurer, avrebbero dovuto recarsi all'esposizione mondiale di Dubai tra quattro settimane.
Il gruppo ha deciso giovedì di rimandare il viaggio – in rispetto delle restrizioni COVID recentemente inasprite dal governo svizzero. Questi rappresentanti della finanza e della politica, hanno deciso di rispettare, come tutti i cittadini, le restrizioni in vigore e di non bypassarle grazie alla loro posizione.
Una leadership su parole vuote
Questo è un riguardo che Horta-Osório, recentemente nominato cavaliere dalla Regina Elisabetta, non ha avuto o non ha mostrato. Il danno è incalcolabile – e a fronte di un ben misero guadagno (le riunioni del consiglio di amministrazione di Credit Suisse di questa settimana, ad esempio, sono state tenute comunque virtualmente).
Ai tanti problemi di Credit Suisse, si aggiunge questo legato ad un concetto di credibilità e fiducia ed interamente imputabile al banchiere portoghese-britannico.
Se hai un compito ben preciso e legato all’immagine, come puoi aspettarti che i tuoi impiegati, soprattutto i 16.000 dipendenti svizzeri, possano seguirti se la tua direzione si basa su parole vuote?