Minacce informatiche e rischi climatici sono le principali preoccupazioni del governo svizzero, che mira a scongiurare tali pericoli in un contesto che è sempre più incerto.
La protezione contro le minacce informatiche e i rischi climatici sono i due cardini fondamentali del nuovo rapporto sulla politica di sicurezza del governo svizzero, presentato mercoledì, che valuta i rischi nazionali.
Il rapporto fissa nove obiettivi per i prossimi anni, per cercare di adattare la politica di sicurezza a un ambiente in cui i rischi e i pericoli sono aumentati. Nel rapporto si specifica che l'aumento dell'incertezza degli ultimi anni deriva in parte da un potenziamento delle egemonie politiche, in parte da un aumento delle tensioni e dell’instabilità a livello internazionali.
Intensificare le collaborazioni
Oltre ad affrontare le minacce informatiche e climatiche, il rapporto sottolinea la necessità di un incremento della capacità di resilienza, della sicurezza in materia di approvvigionamento e della cooperazione internazionale.
Per il raggiungimento di questi obbiettivi sarà necessaria una stretta collaborazione tra protezione civile, servizi segreti, polizia, amministrazione doganale e servizio civile.
Il consiglio federale si ripropone di fare il punto della situazione ogni quattro anni, vista la rapidità degli sviluppi internazionali, e ora presenterà al parlamento questo rapporto.
Centro nazionale per la sicurezza informatica
Come ha già riportato finews all’inizio del mese, la Svizzera sta intensificando la collaborazione tra il suo governo e il suo centro finanziario, che include il regolatore Finma, la borsa svizzera SIX e la Banca Nazionale Svizzera. A partire dal prossimo anno, il National Cyber Security Center permetterà a tutti questi attori di condividere informazioni in materia di minacce informatiche e di definire misure preventive.