I prezzi record sottolineano l'importanza dell'arte sia come asset class che come strumento per ottenere finanziamenti, garantiti dalle opere stesse.

 

Il mercato dell'arte contemporanea ha visto la propria rinascita quest'anno: secondo il rapporto annuale di Artprice diffuso a settembre, tra giugno 2020 e giugno 2021 si è raggiunto il record di 2,7 miliardi di dollari di vendite all'asta di opere d'arte in tutto il mondo.

Il risveglio sia nell’interesse che nella domanda di opere d’arte non solo sottolinea la salute di questo mercato, anche in tempi di pandemia, ma ne evidenzia anche il ruolo predominante come forma di investimento alternativo. Inoltre, le opere d’arte di valore non rappresentano solo un buon investimento ma possono anche essere utilizzate come garanzia per l’ottenimento di finanziamenti.

Griffin Art Partners

Per sfruttare questa asset class emergente, nel 2017 il gruppo REYL ha lanciato Griffin Art Partners in collaborazione con LINK Management, una società Lussemburghese specializzata in consulenza su opere d’arte.

REYL, con la sua già comprovata esperienza nel campo dell'arte e del suo finanziamento, ha così ulteriormente arricchito la sua offerta di servizi ai collezionisti, posizionandosi come partner di riferimento in questo settore.

Finanziamento alle imprese

Griffin Art Partners è una piattaforma di cartolarizzazione che fornisce prestiti di fascia alta garantiti interamente da opere d'arte. Offre finanziamenti, garantiti dal patrimonio artistico, a collezionisti privati, e ad altri professionisti del settore, che ne necessitano per le loro attività imprenditoriali.

Questi prestiti a fondo perduto – per i quali il collezionista non è personalmente responsabile – vengono poi cartolarizzati, trasformati in obbligazioni e offerti agli investitori. Le obbligazioni hanno un codice ISIN internazionale e possono quindi essere facilmente sottoscritte da family office, fondi di private debt o da banche private.

Posizioni con elevata liquidità

«L’art lending è una soluzione d'investimento innovativa», afferma Xavier Ledru, Head of Corporate Advisory & Structuring di REYL ed esperto del settore. «Permette agli investitori di diversificare i loro portafogli e di integrarli con posizioni altamente liquide.»

«Il total return del mercato dell'arte ha sempre avuto una bassa correlazione con le asset class tradizionali: a differenza delle azioni o delle obbligazioni, i titoli emessi da Griffin Art Partners si basano su attività sottostanti che non dipendono dall'evoluzione dei mercati finanziari.»

Opere singole

Xavier Ledru confida che il cliente tipico possiede collezioni che valgono almeno 2 milioni di dollari, e singole opere d'arte che valgono ciascuna più di 100.000 dollari. I prestiti sono limitati a un massimo del 50 per cento del valore inferiore stimato delle opere, a partire da 1 milione di dollari.

Le opere scelte come garanzia risalgono generalmente al 1875, periodo in cui ha avuto inizio il movimento impressionista e che, insieme ai successivi movimenti artistici, rappresentano oltre l’80% dei finanziamenti concessi con l’arte come sottostante.

Gli artisti preferiti sono Monet, Matisse, Warhol e Basquiat. Dopo aver strutturato il prestito, il mutuatario può o depositare l'opera presso un custode terzo o un porto franco, oppure conservarla a casa propria previa la stipula di un’assicurazione specifica (questo non è possibile in Svizzera).

Digitalizzazione del mercato dell'arte

Come in tutti i settori, l'impatto della pandemia ha comportato importanti cambiamenti anche nel mercato dell'arte tradizionale. Negli ultimi due anni molte case d'asta e fiere hanno utilizzato in modo massiccio internet per tutte le loro attività e, come conseguenza, c’è stato un forte aumento delle vendite online, reso possibile anche grazie alla sempre maggior confidenza dei clienti con le nuove tecnologie.

Secondo l'ultimo rapporto sul mercato dell'arte online pubblicato di recente da Hiscox, le transazioni online di Sotheby's, Christie's e Phillips hanno generato 370 milioni di dollari nella prima metà del 2020, una cifra che è più di cinque volte superiore a quella dello stesso periodo del 2019.

Indipendenza totale

Griffin Art Partners non è l'unico attore nel mercato delle asset-backed notes d'arte; ma ciò che lo distingue è la sua indipendenza totale che gli permette di gestire autonomamente tutto il processo: dalla due diligence alla strutturazione del finanziamento. E questo garantisce il cliente al quale viene offerto un servizio estremamente qualificato e personalizzato.