Arte e finanza sostenibile: un dialogo creativo

Arte e sostenibilità sono stati i temi di un evento esclusivo che ha esplorato il legame profondo tra arte e sostenibilità, evidenziando il ruolo dell’arte come motore del cambiamento, e della finanza sostenibile come mezzo per costruire soluzioni in grado di affrontare le sfide globali.

Di Danila Rizzi, redattrice di finewsticino.ch


«Arte e E.S.G.», serata sponsorizzata da Banca Zarattini, che si è tenuta giovedì sera presso il Consolato Generale d’Italia di Lugano, si è aperta con una mostra di arte contemporanea dedicata ai temi ESG, a cui è seguita una discussione sul ruolo della finanza sostenibile, sull’adozione dei criteri ESG e della loro importanza per la definizione di un futuro migliore.

Hanno partecipato al dibattito Andrea Mognon, responsabile asset management di Banca Zarattini; Francesco Cascino, art director di Art Thinking Project e Arianna Bonaldo, avvocato e dottore commercialista; ha moderato il dibattito Gianvirgilio Cugini, managing partner di Selva Group.

ESG: un imperativo per il futuro

L’adozione dei criteri ESG non è più un’opzione, ma una necessità strategica per generare valore economico e sociale. Finanza e arte condividono la capacità di immaginare il futuro e di plasmare nuove prospettive: la prima attraverso investimenti responsabili, la seconda con il linguaggio universale della creatività.

Entrambi questi mondi si fondano su trasparenza, etica e inclusione, contribuendo a un progresso che va oltre il mero aspetto economico.

L’arte come leva del cambiamento

Serata sponsorizzata da Banca Zarattini (Immagine: finewsticino)

Francesco Cascino ha evidenziato come l’arte, con la sua forza evocativa, possa sensibilizzare su temi cruciali come la sostenibilità ambientale, l’equità sociale e la responsabilità aziendale.

Può essere un vero strumento di ispirazione per le imprese, favorendo un cambiamento culturale che renda l’adozione delle pratiche ESG più concreta.

Finanza sostenibile: un fattore chiave

Nel settore finanziario, ha sottolineato Andrea Mognon, i criteri ESG stanno diventando determinanti nella valutazione delle imprese. Oltre a rafforzare la fiducia degli investitori e migliorare la reputazione aziendale, l’integrazione di questi principi consente di gestire meglio i rischi legati a fattori ambientali, sociali e di governance.

Naturalmente, l’adozione dei criteri ESG deve essere seria e autentica, evitando qualsiasi forma di greenwashing. Tentare di apparire sostenibili senza un reale impegno non solo compromette l’immagine aziendale, ma rischia di allontanare gli investitori, che si sentono ingannati e perdono fiducia.

Incentivi alle imprese

Anche il quadro normativo gioca un ruolo cruciale. Arianna Bonaldo ha spiegato come, sia in Svizzera che in Europa, siano previsti incentivi per le aziende che adottano pratiche sostenibili. Un’opportunità che anche le PMI possono sfruttare, migliorando la conoscenza della propria filiera e rafforzando la loro competitività sul mercato.

L’evento ha dimostrato che crescita economica e progresso culturale possono andare di pari passo, con arte e finanza che, insieme, contribuiscono a costruire un futuro più sostenibile.