Bper lancia offerta su Sondrio, mercato vuole di più

Al gran ballo del consolidamento bancario italiano mancavano solo due big, Bper e Popolare di Sondrio, entrambe controllate da Unipol che detiene il 24,6% di Bper (20% circa in azioni e il restante tramite swap) e quasi il 20% di Sondrio.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Il vuoto è stato colmato dall’offerta pubblica di scambio del valore complessivo di 4,3 miliardi di euro lanciata dalla modenese Bper sulla banca valtellinese.

Nello specifico l’offerta incamera un rapporto di concambio di 1,450 azioni di nuova emissione di Bper per ogni azione esistente di Sondrio che, ai prezzi di chiusura del 5 febbraio scorso, esprime un premio di circa il 6,6%.

Partecipazione superiore

La presenza di Unipol come maggiore azionista di entrambi i contendenti ha creato qualche imbarazzo nel momento in cui si è dovuto qualificare l’offerta. Si è approdati a una definizione un po’ di comodo, non priva di sfumature comiche, secondo cui l’Ops «non è stata concordata ma certamente non è ostile».

Bper punta ad acquisire «almeno una partecipazione superiore al 50% del capitale», ma potrebbe rinunciare a questa soglia qualora la partecipazione superasse il 35% considerato che Unipol controlla quasi il 20% della Popolare di Sondrio.

Molto attraente

Gianni Franco Papa, Ceo di Bper, ha cercato di spiegare come mai l’offerta non sia da considerarsi ostile e di come sia attraente per gli azionisti della Sondrio.

«Siamo convinti che l'offerta sia molto attraente per gli azionisti della Banca Popolare di Sondrio», ha spiegato Papa aggiungendo che avrà un «impatto sociale molto limitato».

Accordo concordato

«Abbiamo deciso di lanciare un'offerta, non c'è stata la possibilità di raggiungere un accordo concordato con l'altra banca. Sarebbe stato più semplice ma non abbiamo visto questa possibilità», ha poi aggiunto sottolineando che «ovviamente se si va» con un'offerta non concordata è perché «non ci sono altri modi». 

Gli analisti hanno sottolineato che la mossa di Bper è risultata inattesa quando a tempistica mentre il matrimonio era assolutamente atteso dal mercato. 

Rete territoriale

L'integrazione non è ritenuta complessa per la complementarità della rete territoriale, la presenza di fabbriche prodotto condivise (in particolare Arca Sgr) e e la condivisione dello stesso partner assicurativo Unipol (attraverso le jv Arca Vita/Assicurazioni), che è anche l'azionista principale di entrambe le banche.

Quello che certamente non va è il prezzo che dovrà quasi certamente essere alzato. Questo è quello che ha detto il mercato premiando La Sondrio con un rialzo del 5,39% e la Bper con una flessione del 7,37% alla fin e della giornata di Borsa successiva al lancio dell’Offerta.

Reazioni Sondrio

In attesa che il Cda si pronunci sull’offerta, Mario Alberto Pedranzini, Ceo e direttore Generale della Popolare di Sondrio non ha perso tempo nel sottolineare quanto emerso dal mercato.

«Cari collaboratrici e collaboratori», ha detto in un messaggio ai dipendenti del gruppo», ieri sera, dopo la conference call con gli analisti con cui abbiamo comunicato i risultati di preconsuntivo migliori nella storia della banca, è giunta la notizia del lancio di un'offerta pubblica di scambio di Bper su Banca Popolare di Sondrio.

Operazione non concordata

«Si tratta di un'operazione non concordata. Il mercato oggi ha reagito apprezzando ulteriormente il nostro titolo e penalizzando quello di Bper».

Papa, commentando la tempistica dell’annuncio, ha ammesso che i tempi sono stati accelerati dall’ondata di offerta che sta caratterizzando il mercato italiano.

Carattere fortemente industriale

«Abbiamo visto una serie di transazioni che stanno cambiando i parametri della nostra attività in Italia, dovevamo proteggere il nostro posizionamento e per questo abbiamo deciso di accelerare e fare questa offerta», ha detto Papa aggiungendo che «se non l'avessimo fatta noi l'avrebbe fatta qualcun altro».

L’offerta ha spiegato il banchiere ha un «carattere fortemente industriale e non finanziario, è un'operazione che crea valore in quanto coniuga due banche che condividono la stessa storia, venendo dal mondo delle popolari, con una forte attenzione alle esigenze dei territori, perché noi siamo una banca a presenza nazionale ma con un forte radicamento territoriale».