Negli ultimi anni, il Ticino si è dimostrato una base solida per lo sviluppo delle attività finanziarie, sia nel settore delle criptovalute – in cui Lugano è tra le città più avanzate al mondo – sia nel campo tradizionale della gestione patrimoniale, afferma Riccardo Esposito, fondatore di Finlantern, in un'intervista con finewsticino.ch.


Riccardo Esposito, il Lugano Finance Forum si terrà il 19 novembre 2024. È già evidente che quest’anno avete un numero significativamente maggiore di sponsor e aziende partecipanti. Come mai?

Quest’anno, il Lugano Finance Forum sta registrando un interesse straordinario, con un numero di sponsor e partecipanti di qualità superiore rispetto alle edizioni precedenti. Ciò è il risultato di due fattori principali. Da un lato, la nostra strategia di marketing ha portato risultati estremamente positivi.

Dall'altro, il Forum, che rappresenta ormai un appuntamento consolidato per il settore finanziario in Ticino, riflette l’evoluzione del mercato locale.
Negli ultimi anni, il settore finanziario ticinese ha subito delle sfide importanti, come la fine del segreto bancario e la pandemia di COVID-19, che hanno impattato negativamente.

Tuttavia, da un paio d'anni, stiamo assistendo a una crescita costante e, in particolare quest'anno, a una vera e propria accelerazione del settore, con diverse aziende internazionali che stanno aprendo filiali a Lugano. Questo rinnovato interesse ha sicuramente contribuito all’aumento degli sponsor e dei partecipanti.

Qual è il pubblico del Lugano Finance Forum?

Il pubblico varia di anno in anno a seconda degli sponsor e delle aziende partecipanti. Quest’anno, con una forte presenza di società di asset management, il Forum si concentrerà principalmente su un’audience di investitori qualificati, istituzionali e professionali, interessati ai prodotti e servizi finanziari più innovativi.

«Ci sarà anche una mostra di arte moderna che fungerà da cornice per l'evento»

Ci aspettiamo la partecipazione di family office, gestori patrimoniali indipendenti, private banker, wealth manager, e advisor sia dalla Svizzera che dall'Italia. Il nostro obiettivo è fornire un'opportunità di incontro tra chi gestisce grandi capitali e chi offre le migliori strategie di investimento, favorendo così un networking di alto livello.

Quali sono i punti salienti del Lugano Finance Forum di quest'anno?

I temi centrali di quest'anno saranno principalmente gli investimenti alternativi, con un focus particolare sui private markets e sull’arte come asset class. Ci sarà anche una mostra di arte moderna che fungerà da cornice per l'evento, offrendo un’opportunità unica di esplorare investimenti nel settore artistico.

«Inoltre, il Forum offre una piattaforma ideale per creare nuove opportunità di business»

Inoltre, discuteremo temi chiave come il real estate, le prospettive macroeconomiche 2025 alla luce delle politiche monetarie, le criptovalute e il trading. Sarà un’edizione ricca di contenuti e di spunti per gli investitori interessati a strategie innovative.

Perché si dovrebbe partecipare al Lugano Finance Forum?

Il Lugano Finance Forum è ormai un evento calendarizzato nelle agende di molti professionisti della finanza non solo in Ticino, ma anche in Svizzera e in Italia. È un’occasione unica per incontrare in una sola giornata i principali player del settore dell’asset management, fare networking di qualità e conoscere le ultime tendenze e strategie finanziarie.

Inoltre, il Forum offre una piattaforma ideale per scambiare idee e creare nuove opportunità di business, incontrando direttamente i decision-maker del settore.

Quali sono, secondo lei, i temi che dominano attualmente il settore finanziario?

Al momento, i principali temi che dominano il settore finanziario includono l’outlook per il 2025, in particolare a fine anno, quando gli investitori iniziano a pianificare le loro strategie future. I mercati stanno attraversando un periodo di grandi incertezze, con molti asset ai massimi storici, ma allo stesso tempo, ci sono importanti rischi geopolitici, con diverse guerre in corso che coinvolgono potenze nucleari.

«Noto una crescita di professionisti indipendenti che decidono di mettersi in proprio»

Temi caldi saranno anche il taglio dei tassi di interesse, gli asset difensivi come l’oro, e le criptovalute come il Bitcoin, che stanno guadagnando terreno come asset class alternativa. Inoltre, le prossime elezioni americane e le loro potenziali implicazioni per i mercati finanziari saranno sicuramente argomenti di grande interesse.

Come descriverebbe lo stato attuale del settore finanziario in Ticino (Lugano)?

Lugano e il Ticino stanno vivendo un momento molto positivo. Negli ultimi anni, il Cantone ha dimostrato di essere una base solida per sviluppare attività finanziarie, sia nelle criptovalute – dove Lugano è tra le città più avanzate a livello globale – sia nel settore tradizionale dell’asset management.

La combinazione di nuove tecnologie e infrastrutture solide rende Lugano un hub attrattivo per fondi, banche e servizi finanziari. Non è più necessario essere fisicamente presenti in grandi centri finanziari per operare a livello globale, e questo favorisce lo sviluppo del settore in Ticino.

Quali tendenze osserva nel settore finanziario ticinese?

In Ticino, noto una crescita di professionisti indipendenti che decidono di mettersi in proprio dopo aver maturato esperienza in grandi banche o società di asset management. Questi imprenditori trovano in Ticino un ambiente favorevole, con un ecosistema ricco di servizi, infrastrutture efficienti e un quadro normativo stabile.

«Questo sarà un tema cruciale da monitorare»

Questo sta creando un circolo virtuoso, con sinergie tra consulenti finanziari, gestori patrimoniali e altri operatori del settore, favorendo una crescita delle attività finanziarie locali.

In che misura si percepisce l'impatto della scomparsa di Credit Suisse in Ticino?

La scomparsa di Credit Suisse è stata certamente un evento rilevante, ma credo che sia stata ormai assorbita dal mercato. A livello politico, tuttavia, resta aperta la questione del «too big to fail», poiché la fusione con UBS ha creato una banca di dimensioni enormi, che lega strettamente le sorti della finanza svizzera.

Questo sarà un tema cruciale da monitorare, poiché coinvolge il governo e il sistema finanziario nel garantire la stabilità del settore senza dover nuovamente intervenire con fondi pubblici.

Qual è l'obiettivo che desidera raggiungere con il Lugano Finance Forum?

L’obiettivo del Lugano Finance Forum è chiaro: consolidare il ruolo di Lugano come hub finanziario di riferimento. Già alcuni anni fa, abbiamo modificato il nome dell’evento da Lantern Fund Forum a Lugano Finance Forum, proprio per mettere in risalto il territorio e le opportunità che esso offre.

«Uno degli ospiti che mi piacerebbe molto invitare è Sergio Ermotti, CEO di UBS»

Lavoriamo a stretto contatto con le autorità locali per promuovere il Canton Ticino come punto nevralgico per gli investimenti e il settore finanziario internazionale.

Chi sarebbe il suo ospite ideale come keynote speaker al Lugano Finance Forum?

Uno degli ospiti che mi piacerebbe molto invitare è Sergio Ermotti, CEO di UBS, nonché Ticinese di nascita. Poter avere una figura di spicco come lui darebbe un grande valore aggiunto al Forum, rappresentando anche l’eccellenza del settore finanziario locale.

Quali eventi state pianificando per il 2025?

Per il 2025, abbiamo già in calendario diversi eventi importanti. A marzo organizzeremo la terza edizione del «Lugano International Real Estate Forum», un evento di grande successo focalizzato sugli investimenti immobiliari.

In Italia, stiamo pianificando i nostri «FULL INVESTORS», che sono eventi dedicati a un gruppo selezionato di asset manager e investitori qualificati, seguendo il format esclusivo che ci ha dato ottimi risultati in passato.

Infine, torneremo con una nuova edizione del Lugano Finance Forum a novembre, che contiamo possa crescere ulteriormente grazie al trend positivo che abbiamo osservato quest'anno.


Riccardo Esposito, laurea in Economia & Commercio, dopo una carriera in finanza svolta come analista finanziario equity per alcune delle maggiori investment bank europee, è fondatore nel 2009 di FinLantern, community con un database di oltre 50.000 professionisti della finanza basati in Italia e Svizzera. Il Lugano Finance Forum è il più importante.