Il gruppo guidato da Massimo Doris raccoglie masse per 126 miliardi di euro e mette a segno una utile di oltre 220 milioni nel periodo.
Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch
Banca Mediolanum ha chiuso il primo trimestre con masse ricorso e un utile netto di 220,5 milioni di euro, in crescita del 24% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le commissioni nette hanno raggiunto 290 milioni, segnando una crescita annua dell’11% e il margine da interesse i 220 milioni con un margine operativo di 283 milioni in progresso del 23% rispetto al 1* trimestre del 2023.
«Il margine operativo è l’espressione del contributo positivo fornito da ogni settore aziendale e dell'efficace leva operativa, oltre che dell’andamento del margine da interessi derivante dal perdurare dello scenario favorevole della curva dei tassi», ha spiegato l’ad Massimo Doris sottolinenando che «registriamo un ottimo primo trimestre, con 221 milioni di utile netto, con le masse in gestione che raggiungono la cifra record di 126 miliardi, risultati di cui sono assolutamente soddisfatto».
Masse salite del 7%
Più nel dettaglio le masse gestite e amministrate sono ammontate a 125,9 miliardi di euro, con un incremento del 7% rispetto alla fine del 2023. Gli impieghi alla clientela ammontano a 16,91 miliardi di euro nello stesso periodo con un common equity tier 1 ratio al 31 marzo 2024 che si attesta al 22,9%, confermando quella che l’istituto stesso definisce in una nota come «l’assoluta solidità di Banca Mediolanum».
La raccolta netta totale del primo trimestre è positiva per 3,06 miliardi di euro di cui 1,18 miliardi relativi alla componente gestita. «L’acquisizione di nuovi clienti è in aumento dell’11% rispetto allo scorso anno – grazie soprattutto al successo delle iniziative promozionali lanciate a inizio 2024 e al contributo di Selfy» il conto corrente 100% digitale, di Banca Mediolanum «e porta il totale dei nostri clienti bancari a 1.840.000, il 2% in più rispetto a inizio anno».
Raccolta oltre 1 miliardo ad aprile
Il gruppo, oltre ai risultati trimestrali, ha reso noto anche l’andamento della raccolta d aprile che ha evidenziato un saldo positivo di oltre 1 miliardi di euro mentre il dato relativo ai primi quattro mesi del 2024 evidenzia una raccolta positiva per 4,08 miliardi di euro. «Il buon andamento dei risultati commerciali, unito a condizioni di mercato favorevoli, hanno sostenuto una robusta espansione delle commissioni», ha spiegato Doris parlando con gli analisti.
«Il dato sulla raccolta netta dimostra l’efficacia della strategia di Banca Mediolanum nell’anticipare le esigenze della clientela con la giusta offerta» ha aggiunto il manager spiegando che l’acquisizione record di clienti, genera i presupposti per un ulteriore incremento nel medio termine del dato.
Raccolta 2024 vista in rialzo
«Come detto a inizio anno» ha ricordato il Ceo, «ci aspettiamo una raccolta netta gestita superiore al 2023 ma con un andamento diverso. L’anno scorso era partita molto forte, poi aveva rallentato per poi finire abbastanza bene».
«Quest’anno avevo anticipato che saremmo partiti più lenti e poi avremmo accelerato. Tra gennaio e febbraio eravamo di sotto del 40% rispetto ai primi due mesi del 2023, con marzo abbiamo iniziato a chiudere il gap e con aprile lo abbiamo chiuso completamente. E penso che continueremo ad andare in questa direzione», aggiunge Doris «Prevedo che questo trend di raccolta netta gestita robusta continuerà».
Al via buyback
Il cda di Mediolanum ha inoltre deliberato l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie finalizzato, secondo quanto spiega la società stessa ius una nota, a dotare la banca «della provvista di azioni a servizio dei piani di performance share riferiti all’esercizio 2024».
Il programma riguarderà un massimo di 8 milioni di azioni, per un controvalore di 66 milioni di euro. Il buyback ha preso il via il 10 maggio e terminerà il 20 dicembre.