Il sistema calcio pesa per oltre 11 miliardi sul Pil Italiano, ma ha numeri non sostenibili. Nel 2021-22 ha perso 1,364 miliardi.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Se il Calcio Italiano fosse un’azienda, sarebbe fallita. Questo è quanto emerge dal Report Calcio 2023 realizzato da Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio), Arel (Agenzia di Ricerche e legislazione) e PwC Italia. Nel 2021-2022 il costo della produzione dei campionati professionisti è stato pari a 4,674 miliardi di euro e il valore della produzione a 3,43 miliardi generando una perdita netta di 1,364 miliardi.

Se si allarga la visuale al triennio impattato dal Covid (2019-2020, 2020-2021 e 2021-2022) la perdita complessiva dei campionati italiani è stata pari a quasi 3,6 miliardi di euro (in media circa 3,3 milioni al giorno), con un dato medio per stagione pari a 1,2 miliardi, rispetto ai 412 milioni di perdita del 2018-2019.

L’indebitamento totale è cresciuto dai 4,8 miliardi del 2018-2019 ai 5,6 del 2021-2022. Ne 2007-2008 era a 2,4 miliardi. Il patrimonio netto a livello aggregato si attesta a 440 milioni di euro, in riduzione del 35,9% rispetto al 2020-2021.

Club incapaci di contenere costi

Oltre al COVID, una componente significativa del peggioramento dei risultati è legato all’incapacità dei club di contenere la crescita degli stipendi e degli ammortamenti/svalutazioni. I ricavi medi per club tra il 2018-2019 e la media del triennio COVID-19 sono diminuiti dell’11,2%, mentre nello stesso periodo il costo del lavoro medio è cresciuto del 9,6% e gli ammortamenti/svalutazioni del 19,5%; il peso del costo del lavoro sul valore della produzione è passato dal 53% del 2018-2019 al 70% del 2021-2022, mentre l’incidenza sui ricavi di vendita (valore della produzione al netto delle plusvalenze) è aumentato dal 69% all’84%.

Il settore sta evidenziando anche trend positivi come i record in termini di affluenza allo stadio prodotti nella stagione sportiva 2022-2023, alle 3 finali di coppe europee disputate da squadre italiane che hanno portato al record storico in termini di Ranking UEFA stagionale, con 22.357 punti.

Da rimarcare, inoltre, la capacità del calcio italiano di attrarre investimenti e capitali stranieri, con 19 proprietà provenienti dall’estero nel calcio professionistico italiano (circa un club su cinque), tra cui 11 dagli Stati Uniti.

Ricavi calcio a 5 miliardi euro

Il Calcio è un comparto rilevante nel settore industriale italiano. I ricavi diretti totali ammontano a 5 miliardi di euro e considerando anche l’indotto prodotto sui 12 settori merceologici coinvolti nella catena di attivazione di valore del calcio, l’impatto sul PIL italiano è stimabile in oltre 11,1 miliardi di euro, con quasi 126.000 posti di lavoro.

La contribuzione fiscale e previdenziale del calcio di vertice (Serie A, B e C) nel 2020 ha superato gli 1,3 miliardi di euro; i 99 club di calcio professionistico incidono per il 73,1% della contribuzione del comparto sportivo italiano (50.000 società ed enti).

Investire su stadi

L’avvio di un programma di investimento per la realizzazione di una nuova generazione di impianti calcistici, prosegue lo studio, è imprescindibile, per accorciare il gap accumulato con le principali realtà internazionali. Dal 2007 al 2022 in Europa sono stati realizzati 199 nuovi impianti, con un investimento pari a 22,3 miliardi di euro.

Le principali nazioni in termini di nuovi stadi sono Polonia e Turchia (oltre 30), davanti alla Germania (18) e alla Russia (16). L'Italia con i 5 nuovi stadi inaugurati in questo periodo (Juventus, Udinese, Frosinone, Albinoleffe e Sudtirol) vale l'1% degli investimenti totali prodotti in Europa.

Stadi Serie A hanno in media 61 anni

L’età media degli impianti passa dai 61 anni di Serie A ai 65 della Serie C e ai 67 della Serie B. Solo nel 12% degli stadi della prima serie professionistica vengono utilizzati impianti con fonti rinnovabili di energia, e appena il 7% degli impianti non risulta di proprietà pubblica.

I 14 progetti di realizzazione di nuovi stadi di calcio attualmente in fase di pianificazione e/o di effettiva realizzazione in Italia, avranno un investimento complessivo pari a 2,9 miliardi di euro e un impatto positivo in termini di potenziale aumento dell’affluenza degli spettatori agli stadi (+3,3 milioni) e ricavi da ticketing (+205,8 milioni di euro), nonché in termini occupazionali (quasi 12.000 nuovi posti di lavoro).

Scommesse valgono 13,2 miliardi

La raccolta delle scommesse sul calcio nel 2022 è pari a 13,2 miliardi di euro, dato in crescita di oltre 6 volte in appena 17 anni (nel 2006 non superava i 2,1 miliardi).