La Corte di Giustizia Europea pronunzia una sentenza durissima destinata a cambiare il mondo del calcio. Danneggiate non solo i club, ma anche media e i consumatori.

La Corte di Giustizia Europea ha condannato con una sentenza dai toni molto duri Uefa e Fifa. Il contenuto del dispositivo è andato ben oltre le più rosee aspettative dei ricorrenti, ovvero la società cui fa capo il progetto Superlega (a oggi Real Madrid e Barcelona). Il Tribunale lussemburghese ha innanzitutto stabilito che Uefa e Fifa abusano di una posizione dominante.

«Quando un'impresa in posizione dominante ha il potere di determinare le condizioni di accesso al mercato di imprese potenzialmente concorrenti, tale potere, dato il rischio di conflitto di interessi che ne deriva, deve essere soggetto a criteri idonei a garantirne la trasparenza, l'obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità», hanno spiegato i giudici nella sentenza rilevando che «i poteri di Fifa e Uefa non sono soggetti ad alcun criterio di questo tipo. La Fifa e la Uefa stanno quindi abusando di una posizione dominante».

Controllo esclusivo

Questa parte della sentenza basterebbe già da sola a decretare la fine di un’era. Ma la Corte Ue è andata oltre sancendo che i due enti limitano la concorrenza nella commercializzazione degli eventi.

«Allo stesso modo», prosegue la sentenza, «le norme che conferiscono alla Fifa e alla Uefa il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti connessi a tali competizioni sono tali da limitare la concorrenza, data la loro importanza per i media, i consumatori e i telespettatori dell’Unione europea».

Nuovo progetto Superlega

Pochi minuti dopo la pubblicazione della sentenza A22 Sports Management, la società incaricata di portare aventi il progetto Superlega, ha presentato il progetto di una nuova competizione che coinvolgerebbe 64 club, divisi in tre leghe: Star, Gold e Blue League.

Le prima due da 16 club ciascuna e la terza da 32. La partecipazione è basata solo sul merito sportivo, senza membri permanenti. L’accesso alla Blue League di terzo livello si baserá sui risultati ottenuti nel campionato nazionale. I club giocheranno le partite in casa e fuori casa in gruppi di 8, con un minimo di 14 partite all'anno.

Fase a eliminazione

A fine stagione, la fase a eliminazione diretta determinerá i campioni di ogni lega e i club da promuovere.

La nuova competizione avrà il pregio di essere gratuita per i telespettatori. La visione gratuita avverrà attraverso una n uova piattaforma streaming e sarà coperta dai costi della raccolta pubblicitaria.

Reazioni

Le reazioni sono state molto dure e, per la maggior parte, improntate al «non è successo niente». Sia l’Uefa che molte squadre hanno detto che non cambierà nulla e che le competizioni continueranno a essere organizzate da Uefa e Fifa.

Una scelta, quella dei club, certamente saggia visto che contro il primo progetto di Superlega erano arrivati a schierarsi anche i governi dei maggiori stati europei. L’unica certezza è che l’impalcatura normativa che finora ha fretto Uefa e Fifa dovrà subire dei cambiamenti.

Nuovi progetti

Nessuno ora è in grado di illustrare quanto ampi saranno questi cambiamenti, ma i cambiamenti rischiano di essere epocali. Passando al terreno delle illazioni sono in molti a credere che nelle prossime settimane emergeranno altri e più ricchi progetti di leghe europee.

I sauditi son o indicati come uno dei possibili partner di questi nuovi progetti. Sempre rimanendo nel campo delle ipotesi, il numero di quanti vorrebbe per l’Uefa una sede diversa da quella Svizzera continua ad aumentare.