Intesa Sanpaolo non può crescere per linee esterne nel mercato bancario italiano, per sopraggiunti limiti Antitrust. Questo non significa che il suo Ceo, Carlo Messina, non abbia appetito per la crescita che deve percorrere per linee interne.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

E per farlo sta letteralmente accerchiando la clientela della concorrenza con un profluvio di iniziative con le quali punta a strappare quote di mercato ai rivali, che potrebbero essere distratti dalle mosse da attuare nel prossimo consolidamento di settore.

L’ultima di queste mosse è la creazione del primo Fondo di Private Debt per sostenere lo sviluppo di PMI e Mid Cap attraverso soluzioni finanziarie innovative che supportino l’economia reale e i processi di transizione sostenibile.

Fondo istituito da Eurizon Capital

Il Private Debt – che raccoglie sottoscrizioni da parte di investitori istituzionali – è un comparto in forte crescita a livello internazionale e nel 2022 ha raggiunto in Italia i 3,2 miliardi di euro di investimenti, in aumento del 45% rispetto all’anno precedente.

Il fondo è stato istituito da Eurizon Capital Real Asset con l’obiettivo iniziale di raccogliere 150 milioni di euro presso investitori istituzionali e prevede una quota di partecipazione diretta della Banca.

Eurizon Capital Real Asset al 31 marzo 2023 gestiva circa 10 miliardi di investimenti nei mercati privati e con questa iniziativa fa leva sulla rilevanza della Banca dei Territori nel segmento delle PMI italiane per lanciare il primo fondo dedicato al Private Debt.

Eurizon Capital Real Asset sarà responsabile per la selezione, l’analisi, l’approvazione e il monitoraggio degli investimenti che entreranno a far parte del fondo.

Coinvolte tre divisioni

Il progetto vede il coinvolgimento delle divisioni Asset Management, Banca dei Territori e IMI Corporate & Investment Banking.

In particolare, il Fondo raccoglierà risorse da investire fino al 50% in imprese clienti della Divisione Banca dei Territori, in co-lending su operazioni strutturate dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking e per la restante parte in operazioni di mercato secondo il modello di co-investimento tipico di Eurizon Capital Real Asset, nonché di investimenti diretti, quest’ultimi fino ad un massimo del 10% dell’ammontare totale del Fondo.

È inoltre previsto l’ingaggio di investitori istituzionali »anchor» tra cui Intesa Sanpaolo stessa.

Settimane dense di novità

Il lancio del Fondo è solo l’ultimo annuncio che arriva dopo settimane dense di novità. Nel dettaglio, lo scorso mese di maggio Intesa ha lanciato la nuova Area di Governo dedicata all’innovazione e all’Information Technology in linea con i principali obiettivi del Piano d’Impresa 2022-25.

A metà del mese di giugno è stata presentata Isibank, la nuova banca digitale rivolta a circa quattro milioni di clienti che usano il private banking cui a stretto giro è seguita la presentazione di Fideuram Direct, la piattaforma digitale per i risparmiatori e i trader che vogliono investire da remoto sui mercati finanziari, si potenzia con Direct Advisory, il nuovo servizio di consulenza a distanza per gestire gli investimenti, che si avvale di un team di Direct Banker.

Sfida è lanciata

Presentando Fideuram Direct Carlo Messina disse «noi non facciamo chiacchiere sulla tecnologia e il digitale, ma realizziamo le le cose» aggiungendo che «il nostro compito è difendere i nostri clienti dalle fintech e dalle big tech, creando una banca che sia essa stessa un operatore del fintech. Il passaggio successivo sarà prendere le quote di mercato non attraverso acquisizioni, ma tramite lo sviluppo tecnologico». La sfida è lanciata.