Azimut, gruppo indipendente e globale nell’asset management, nel wealth management, nell'investment banking e nella fintech, ha lanciato il primo prodotto d’investimento evergreen sul settore delle automobili storiche e di prestigio con approccio sostenibile.

Il veicolo di investimento, Azimut SCA-SICAV-RAIF Automobile Heritage Enhancement (AHE), è un fondo di investimento alternativo riservato di diritto lussemburghese gestito da Azimut Investments con l’advisory di Alberto Schon, Ceodi Rossocorsa operatore leader nel settore automobilistico.

AHE nasce per intercettare il crescente interesse da parte degli investitori per le auto come alternativa rispetto alle asset class tradizionali, una domanda che potrebbe continuare a crescere sostenuta dall’aumento del numero di High-Net-Worth-Individuals e Ultra-High-Net-Worth-Individuals a livello globale unitamente all’aumento dei collezionisti a fronte di una offerta che resta per sua natura limitata.

Mercato auto decorrelato da Borse

Secondo la ricerca «Global Classic Car Market Size 2020-2024», realizzata da Statista il mercato delle auto storiche passerà da un valo «Global Classic Car Market Size 2020-2024», Statista Research Department 2021re stimato di 30,9 miliardi di dollari del 2020 a circa 43 miliardi di dollari nel 2024, esprimendo all’interno degli asset reali di lusso delle performance annualizzate, significativamente superiori a quelle, ad esempio, di orologi ed opere d’arte.

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Inoltre, il settore delle auto d’epoca mostra un’importante decorrelazione dai mercati finanziari o da altri beni reali e un profilo di rischio più attraente rispetto a tutte le asset class finanziarie e non finanziarie che si traduce in un drawdown storicamente inferiore e una maggiore capacità di recupero delle perdite dell’asset class.

Fondo è a durata illimitata

La strategia di investimento del fondo si concentrerà su auto d’epoca di lusso «Supercar» e «Hypercar» prodotte in serie limitata con un valore medio superiore al milione di euro. Il fondo si posiziona come l’unico player con un processo di investimento strutturato (nelle diverse fasi di acquisto, restauro, conservazione e vendita), grazie alla licenza posseduta da Azimut Investments per la gestione finanziaria di auto di lusso da collezione. La struttura evergreen del fondo, ovvero a durata illimitata, prevede per l’investitore la possibilità di uscita dal fondo nel tempo.

Questo rafforza la strategia a lungo termine di valorizzazione del patrimonio artistico automobilistico nella promozione di caratteristiche ESG, attraverso la valorizzazione dei contenuti culturali e tecnologici delle auto acquistate ed in cura così come con l'organizzazione di eventi e mostre.

Attenzione a tematiche green

Tutte le iniziative saranno organizzate incoraggiando l’uso di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale per migliorare la sostenibilità della catena di fornitura e favorendo la visibilità e conoscenza del patrimonio culturale italiano ed europeo dei siti UNESCO oltre a preservare e restaurare auto con caratteri di storicità e unicità incoraggiando l'occupazione dell'artigianato automobilistico specializzato.

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Attraverso la promozione di queste caratteristiche, AHE punta a contribuire al raggiungimento di 4 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite.

AHE ha una classe di investimento dedicata ai collezionisti che consente di conferire singole auto o intere collezioni nel fondo. Inoltre, la stessa classe consente l’accesso ad un’offerta di servizi di assistenza e consulenza costruiti su base personalizzata per la gestione delle collezioni.

Auto storiche patrimonio da non disperdere

Giorgio Medda, CEO e Global Head of Asset Management & Fintech del Gruppo Azimut, commenta: «Con il fondo AHE continua il nostro impegno ad integrare asset reali nelle allocation di portafogli finanziari anche attraverso la creazione di un club di investimento dedicato alla nostra clientela private di fascia alta. Ci troviamo attualmente innanzi ad una evoluzione generazionale per gli asset manager che oggi possono incorporare il fattore tempo nei portafogli per la creazione di performance, oltre la relazione tradizionale tra rischio e rendimento».