A meno che non cambi idea, non sembra che il CEO di UniCredit lascerà la sua posizione attuale per passare alla concorrenza.

In un'intervista a «Bloomberg TV», Andrea Orcel ha dichiarato di non essere interessato alla posizione di CEO in Credit Suisse: «Amo troppo UniCredit».

All'inizio di quest'anno, Orcel avrebbe pianificato dei colloqui informali con l'amministratore delegato di Commerzbank, Manfred Knof per la fusione della filiale tedesca di UniCredit, HypoVereinsbank, con l'istituto di credito tedesco, secondo quanto riportato dal «Financial Times» (dietro paywall) citando fonti sicure.

I piani sono stati accantonati

Questa operazione avrebbe creato la seconda banca tedesca per importanza, con un patrimonio di 785 miliardi di euro (825 miliardi di dollari), 1.000 filiali e quasi 50.000 dipendenti. Questi piani sono stati però accantonati con l’invasione dell’Ucraina, che ha imposto a Unicredit di concentrarsi sulla sua rilevante esposizione verso la Russia.

HypoVereinsbank, acquisita da UniCredit nel 2005, ha una forte presenza in Baviera e ad Amburgo: una sua unione con Commerzbank, che ha una presenza capillare in tutta la Germania, sarebbe stata la soluzione ideale.

Un altro piano di fusione è fallito quando sono saltati i colloqui con il governo italiano per l'acquisizione del Monte dei Paschi di Siena, la banca più anticadel mondo. Imperterrito, Orcel continua a cercare altre opportunità di crescita.

Legami finanziari più stretti

Nell'intervista a «Bloomberg», Orcel ha affermato che a seguito della situazione tra Ucraina e Russia «l'Europa sembra essersi riunita» e che UniCredit è pronta a cogliere le opportunità finanziarie che si stanno generando in un contesto europeo più coeso.

Ha dichiarato: «Se troveremo acquisizioni che hanno senso da un punto di vista strategico, che possano rafforzare la nostra posizione e accelerare i piani che abbiamo nel singolo Paese o nei diversi segmenti di clientela, e che possano essere effettuate a condizioni interessanti, le faremo».

L’onda russa

A gennaio Orcel si era seduto a un tavolo con Vladimir Putin per discutere delle opportunità di business per le aziende italiane in Russia, valutando anche una possibile fusione con la banca statale Otkritie, come riporta finews.com.

Orcel aveva messo gli occhi su Otkritie quando UniCredit si era posta come obbiettivo di aumentare gli utili annuali del 10% nei prossimi anni. La banca italiana genera circa il 3% dei suoi ricavi in Russia e impiega più di 4.000 dipendenti nel Paese.

Volendo citare Johann Wolfang Goethe, quando scrisse «noi siamo formati ed affascinati da ciò che amiamo», sembrerebbe che Orcel sia affascinato dalle operazioni di fusione per UniCredit.