È interessante notare come anche due istituzioni finanziarie italiane siano tra i maggiori fautori della piazza finanziaria ticinese.

Due anni fa Banca Generali ha rilevato il gestore patrimoniale ticinese Valeur Fiduciaria. Entrambi ora operano come BG Valeur a Lugano e simboleggiano il nuovo inizio. Un anno fa, la banca ginevrina Reyl ha venduto il 69% delle sue azioni al Gruppo Intesa, che da tempo desiderava stabilire una presenza più ampia in Svizzera.

All'inizio del 2022 la sua filiale ticinese Morval sarà integrata nella banca Reyl; la sede di Lugano, che impiega quasi 90 persone, fungerà da perno e collegamento per gli affari con i clienti italiani e altri clienti facoltosi. «Soprattutto questa clientela ha un grande bisogno di opportunità di investimenti e finanziamenti che in particolare le banche svizzere sono in grado offrire», afferma Nicolas Duchêne, partner della banca Reyl, sottolineando l'importanza di una sede a Lugano.

Rifugio sicuro

Il momento per tali iniziative potrebbe essere favorevole. Mentre negli ultimi vent'anni tedeschi, italiani e britannici hanno voltato le spalle alla Svizzera come paese di residenza, ora è in atto una controtendenza. Il fattore scatenante è la crisi dovuta al coronavirus, come ha recentemente constatato in uno studio la principale banca svizzera UBS.

La pandemia ha aumentato enormemente la ricerca di un rifugio sicuro. Il Ticino è stata una delle poche regioni della Svizzera a registrare un calo dei prezzi immobiliari negli ultimi anni, ma ora la situazione è cambiata. «La crescita dei prezzi è particolarmente forte per le case unifamiliari nelle regioni turistiche», ha osservato recentemente Martin Neff, economista capo di Raiffeisen Svizzera. Sembra che queste zone siano particolarmente richieste in epoca di home office.

Cambio di governo in Germania

Allo stesso tempo, è aumentato in modo significativo il rischio di un incremento delle aliquote fiscali per i redditi più alti nei paesi esteri, dovuto al fatto che le casse statali sono vuote. Il cambio di governo in Germania accelererà probabilmente questa tendenza. L'avvocato zurighese Enzo Caputo, che offre consulenza a clienti stranieri per un trasferimento in Svizzera, ha recentemente dichiarato di aver notato un aumento della richiesta del 25% circa, soprattutto dalla Germania, che ha sempre avuto una certa predilezione per il Ticino.

Tuttavia, bisogna ancora darsi da fare affinché la piazza finanziaria ticinese torni a fiorire. Le istituzioni finanziarie svizzere devono poter accedere al mercato italiano, cosa che ora viene loro negata a causa della Midfid II introdotta dall'UE nel 2017. Essa vieta agli istituti finanziari locali di essere attivi in Italia senza una filiale in loco.

L'Italia si oppone

Ciò è in contrasto, ad esempio, con la Germania dove gli istituti svizzeri possono ottenere un'esenzione semplificata dall'Autorità federale tedesca di vigilanza finanziaria (Bafin). Per le banche private o i gestori patrimoniali indipendenti, non vale la pena avere una filiale in Italia per motivi puramente economici e non corrisponde neanche al loro modello di business.

La situazione giuridica non preclude accordi bilaterali tra la Svizzera e singoli stati membri dell'UE. Tuttavia, questi devono basarsi sul riconoscimento reciproco. L'Italia si oppone però a tali regolamentazioni con banche di paesi terzi. In questo contesto, il Consiglio federale è giunto alla conclusione che l'accesso transfrontaliero al mercato per l'attività di gestione patrimoniale dalla Svizzera è inattuabile non a causa di ostacoli giuridici, ma dipende dalla volontà politica dei singoli stati dell'UE, come l'Italia.

Considerazioni politico-economiche

In questo senso predominano considerazioni politico-economiche, in particolare l'interesse dell'Italia a servire i propri clienti (locali) a livello nazionale, perché ciò garantisce posti di lavoro e gettito fiscale. Quindi il Consiglio federale arriva alla conclusione che: «Agli scenari e alle strategie da parte svizzera sono posti limiti molto rigidi». Ciò significa che il Ticino deve fare ancora di più affidamento su se stesso.