Conosciuto per essere la patria di un architetto di fama mondiale, il Ticino conta anche numerosi artisti che lasciano la loro impronta su superfici urbane e non solo.
Oltre a favorire gli sport da praticare all’aria aperta, in questa regione l’inverno mite dà anche la possibilità di scoprire opere architettoniche o esposizioni open air da gustarsi passeggiando nel centro cittadino di Lugano, alle pendici del Monte Generoso, nei boschi sopra Bellinzona o in una valle del Locarnese.
1. Rovio, la casa in cui Yuri Catania si apre sul mondo
Yuri Catania e la moglie Silvia Torricelli (immagine: Milo Zanecchia)
Il suo progetto lanciato nel 2021 è stato particolarmente apprezzato dal pubblico. Stiamo parlando del fotografo internazionale e visual artist Yuri Catania, che ha dedicato un progetto al paese in cui abita – a Rovio, in Val Mara – installando sui muri delle case 60 manifesti raffiguranti soprattutto dei gatti.
Mentre di queste gigantografie rimangono alcuni frammenti, l’ideatore di questa mostra a cielo aperto ha ora pensato di aprire le porte della sua abitazione ai visitatori. Si tratta di CasaGalleria.ART, trasformata in un’inedita e moderna galleria d’arte in cui Yuri Catania e sua moglie Silvia accolgono i turisti facendoli sentire a casa. Oltre a visitare le opere esposte, l’ospite ha la possibilità di chiacchierare con l’artista, di vederlo lavorare nel suo atelier e di ammirare la coltivazione di fiori nel giardino.
CasaGalleria.ART è aperta al pubblico su appuntamento 7 giorni su 7. Vengono proposte diverse offerte che comprendono la visita della galleria con l’artista, sessioni fotografiche personalizzate e la possibilità di gustare un aperitivo o un pranzo con i prodotti a chilometro zero scelti da Silvia. Rovio è inoltre il punto di partenza di alcune escursioni, tra cui quella alla scoperta della cascata del botto.
2. Scoprire Lugano attraverso graffiti e opere architettoniche
Urban Art Lugano (Ticino Turismo, immagine: Luca Crivelli)
Musei e gallerie sono un importante patrimonio culturale di Lugano, ma ci sono anche altre opzioni per scoprire l’anima artistica della città affacciata sul lago Ceresio. Due in particolare le possibilità di visite all’aria aperta. Da una parte lo Street Art Tour, un percorso individuale da seguire basandosi sulle indicazioni presenti sul sito arteurbana.ch.
Indossando scarpe comode si parte all’esplorazione della città e dei suoi dintorni scoprendo le opere d'arte prodotte negli anni attraverso il progetto Arte Urbana Lugano ma anche da enti privati. Un percorso artistico a cielo aperto che è in continua espansione. Chi invece desidera una passeggiata urbana guidata, troverà pane per i suoi denti con l’Architour, che parte da Villa Saroli e tocca alcuni tra gli edifici più rappresentativi edificati tra il XX e il XXI secolo.
Da Chiattone a Vacchini, da Tami a Botta fino al Campus USI, il tour presenta una Lugano inconsueta, da approfondire grazie agli studenti dell’Istituto internazionale di architettura o da architetti.
3. Un viaggio nel tempo passeggiando nell’antico villaggio di Prada
Recupero villaggio di Prada (immagine: Fondazione Prada-Ivo Bomi)
Com’era la Bellinzona di oltre 500 anni fa? Qual aspetto aveva l’architettura rurale nel medioevo? A un’ora di cammino dal centro della città è possibile fare un tuffo indietro nel tempo alla scoperta della storia di Prada, un villaggio che fino alla prima metà del 1,600 era abitato tutto l’anno.
In seguito abbandonato, oggi è in corso un progetto di recupero e valorizzazione grazie all’omonima fondazione. Nel corso degli ultimi anni sono stati effettuati degli interventi conservativi dei diroccati presenti, con scavi archeologici, il consolidamento delle strutture e l’allontanamento del materiale di crollo. Si prevede inoltre la ricostruzione di almeno uno stabile a scopo didattico e museale.
Prada si trova in posizione strategica per un’escursione ad anello partendo dal quartiere di Ravecchia, dal castello di Sasso Corbaro o da Pedevilla.
4. Il fil rouge di Mario Botta
Chiesa di Mogno (immagine: Ticino Turismo)
La responsabilità di un architetto è grande: lasciare un’impronta sul territorio. Nel caso di Mario Botta sono molte le impronte lasciate in più luoghi del mondo. Ovviamente anche a casa sua, in Ticino, le costruzioni da lui disegnate sono molteplici e anche variegate.
Il viaggio alla loro scoperta può iniziare ad esempio a Mogno, in Valle Lavizzara, dove la chiesa di San Giovanni Battista progettata da Mario Botta sostituisce l'antica chiesa risalente al Seicento distrutta nel 1986 da una valanga. Un altro edificio religioso è la chiesa Santa Maria degli Angeli realizzata sul Monte Tamaro; attualmente raggiungibile solo a piedi e dal 25 marzo anche con l’impianto di risalita.
Da qui con una passeggiata di circa 20 minuti si percorre anche il Sentiero Culturale, lungo il quale si incontrano sculture di vari artisti. Ma passando alle opere più recenti Mario Botta ha curato anche la realizzazione della struttura Fiore di pietra situata in cima al Monte Generoso, la nuova ala dell’outlet FoxTown a Mendrisio e il nuovo stadio del ghiaccio Gottardo Arena ad Ambrì.