La pubblicazione dei conti del terzo trimestre e dei nove mesi 2024 di Intesa Sanpaolo ha dato l'occasione a Carlo Messina, Ceo della banca, di indicare quale sia oggi l'esatto posizionamento della sua creatura in ambito italiano e, soprattutto europeo.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Inevitabilmente molti osservatori si aspettavano una reazione alla mossa di Unicredit su Commerzbank. E Carlo Messina non ha deluso le attese. Ovviamente non ha citato l'operazione rivale ma ha ribadito, con una certa classe ma anche con qualche malizia, la primazia di Intesa in Italia e in Europa, indicando chiaramente i benchmark di riferimento.

«I risultati dei primi nove mesi del 2024 confermano Intesa Sanpaolo leader a livello europeo: il valore di Borsa raggiunto ci colloca nello stesso raggruppamento di Bnp Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra», ha dichiarato commentando i risultati

Dividendi cash

Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un utile netto di 7,167 miliardi di euro, in rialzo dai 6,122 miliardi dello stesso periodo del 2023, ha deliberato un acconto di dividendi cash per 3,027 miliardi ed ha alzato le stime di utile 2025 sopra i 9 miliardi.

«Nei primi nove mesi del 2024 le erogazioni a medio e lungo termine a favore delle famiglie e delle imprese italiane hanno superato i 30 miliardi di euro – ha aggiunto Messina – le risorse destinate alle nostre persone che lavorano in Italia superano i 4 miliardi di euro. Al 30 settembre i dividendi cash già maturati sono pari a 5 miliardi, il 40% di questa cifra è destinato alle famiglie italiane e alle fondazioni azioniste».

Primo nella zona euro

Quanto alle prospettive future, Messina ha chiarito che «il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione», ma che Intesa potrà «affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese che al 30 settembre 2024 ammonta a circa 1.400 miliardi, in crescita di oltre 135 miliardi dal 30 settembre 2023».

«Siamo i primi nell’Eurozona per crescita dei ricavi e nel rapporto tra commissioni e attività assicurativa rispetto al totale dei ricavi», ha concluso.

Crescita robusta non è impossibile.

Molta della conference call con gli analisti successiva alla pubblicazione dei dati, come era inevitabile, è stata dedicata alla tranquillizzazione degli investitori sulla tenuta dei conti nel prossimo futuro. Messina ha spiegato che la banca per il 2025 prevede ricavi in crescita, con resilienza degli interessi netti, incremento delle commissioni nette e del risultato dell'attività assicurativa, basato sulla leadership del Gruppo nell'attività di Wealth Management, Protection & Advisory e crescita degli utili da trading.

La banca prevede anche una riduzione dei costi operativi, nonostante gli investimenti in tecnologia, con: accordo sindacale riguardante l'Italia, per 4.000 persone prossime all'età pensionabile in uscita volontaria entro il 2027, di cui 2.350 entro il 2025, e 3.500 giovani da assumere entro il primo semestre 2028, di cui 1.500 global advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection; entro il 2027, mediante turnover naturale, 3.000 uscite per le persone in Italia, di cui 1.000 entro il 2025, e 2.000 uscite nette nelle controllate internazionali, di cui 500 entro il 2025.

Un'istituzione al servizio del Paese

Messina non solo colloca Intesa Sanpaolo ai vertici dell'eccellenza europea, ma rivendica, come sempre, il ruolo sociale svolto in Italia. Intesa Sanpaolo, ha ricordato Messina, è «un'istituzione al servizio del Paese: realizziamo il principale progetto di coesione sociale, per promuovere una società più equa in modo strutturale e concreto».

«In aggiunta al miliardo del periodo 2018 - 2021, ha poi spiegato, stiamo realizzando un programma di interventi per 1,5 miliardi di euro entro il 2027 promosso da mille professionisti della Banca; oltre 500 milioni sono già stati impiegati. Al centro delle nostre strategie e delle nostre prospettive di sviluppo ci sono i clienti, la loro fiducia nella solidità della nostra Banca e nella sua leadership, il forte rapporto con i professionisti al loro servizio per il credito e la consulenza. L'ascolto delle loro esigenze è la nostra priorità».

M&A non serve

Messina, nel futuro prossimo della sua banca non vede acquisizioni, perlomeno della taglia di quella che sta affrontando Unicredit con Commerzbank.

«Abbiamo sinergie significative facendo leva sul potenziale interno, questa senza la necessità di fare acquisizioni», ha spiegato Messina, nel corso della conference call con gli analisti finanziari, aggiungendo che «in questo modo evitiamo i rischi di esecuzione, l'assorbimento di tempo del management e i ritardi tecnologici legati all'integrazione dei sistemi. Intesa Sanpaolo è ben posizionata per affrontare le sfide future».

 Obiettivo di un milione di nuovi clienti entro il 2025

In ambienti finanziari non si esclude che possano essere affrontati dossier relativi a padre piccole o piccolissime in ambito assicurativo e WM. Il terzo trimestre ha visto anche la definitiva entrata a reginme di Isybank, la banca digitale di Intesa Sanpaolo che ha registrato l'ingresso di 300 mila nuovi clienti. Isybank ha oltre 400mila nuovi clienti (non di Intesa Sanpaolo) già acquisiti e circa 350 mila clienti (di Intesa Sanpaolo) già trasferiti.

Al 30 giugno scorso era ferma a oltre 100 mila nuovi clienti (non di Intesa Sanpaolo) già acquisiti e circa 350mila clienti (di Intesa Sanpaolo) già trasferiti. La società ha confermato l'obiettivo di un milione di nuovi clienti entro il 2025 con un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni al risultato corrente lordo entro lo stesso anno.