La presidente del Consiglio incassa i complimenti per l’organizzazione del vertice a Borgo Egnazia, in Puglia, e ottiene un riconoscimento nel documento finale al piano per la gestione dell’immigrazione.
Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch
Il G7 che si è tenuto in Puglia al resort Borgo Egnazia di Savelletri di Fasano è stato riconosciuto come un successo dell’Italia sia in termini di organizzazione, basta solo pensare al coinvolgimento di Papa Francesco quando erano più di cinquant’anni che un Pontefice non prendeva parte a un evento del genere, sia per gli obiettivi raggiunti.
La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni questo successo lo ha rivendicato sin dalle prime battute della conferenza stampa finale dell’evento, senza timori né infingimenti.
Come successi
Nelle trentasei pagine di dichiarazione conclusiva del G7 in Puglia sono presenti due riferimenti che, legittimamente, Giorgia Meloni può sventolare come successi agli occhi dell’opinione pubblica italiana ed europea. Il Governo italiano ha incassato il sostegno dei Grandi sul piano Mattei per l’Africa, il progetto strategico di diplomazia, cooperazione allo sviluppo e investimento dell'Italia per rafforzare e rinnovare i legami con il continente.
Il Piano prevede sia lo sviluppo di nuovi progetti che il sostegno attivo ad iniziative già in corso, condividendo con gli Stati africani le fasi di elaborazione, definizione e attuazione, con l'obiettivo di portare un effettivo valore aggiunto alla popolazione locale.
Piano citato nelle conclusioni
Il Governo ha individuato per la prima fase una serie di Paesi pilota (Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Costa d'Avorio, Mozambico, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya) per azioni concrete e di pronta attuazione lungo sei settori di intervento: sanità, istruzione e formazione, agricoltura, acqua, energia ed infrastrutture. L’iniziativa è ancora molto sulla carta.
Ma intanto, grazie alle pressioni dell’Italia, nel testo si legge che «il Partenariato del G7 per le infrastrutture e gli investimenti globali, comprese iniziative come il Global Gateway Ue, offre un quadro che utilizzeremo per promuovere la nostra visione di infrastrutture sostenibili, resilienti ed economicamente sostenibili in Africa, sostenute da una selezione trasparente di progetti, appalti, e finanza. In questo senso, accogliamo con favore il Piano Mattei per l’Africa lanciato dall’Italia».
Migrazione irregolare
L’altra questione di cui Meloni può vantarsi è la conclusione sull’approccio alle migrazioni. «Abbiamo lanciato la Coalizione del G7 per prevenire e contrastare il traffico di migranti», si legge nel comunicato finale.
«Ci concentreremo sulle cause profonde della migrazione irregolare, sugli sforzi per migliorare la gestione delle frontiere e frenare la criminalità organizzata transnazionale e sui percorsi sicuri e regolari per la migrazione» si legge ancora. Un tema che il Governo Meloni ha affrontato in casa stringendo un contestato accordo con l’Albania.
Recupero popolarità in Puglia
La visibilità positiva che l’evento ha dato alla Regione Puglia ha anche contribuito a far risalire i consensi del Governo nella Regione e in particolare nel capoluogo Bari dopo la vicenda Decaro. Il sindaco Antonio Decaro, che da anni vive sotto scorta per le minacce della malavita organizzata, è stato eletto al parlamento Europeo con oltre 498.000 preferenze.
Nei mesi scorsi era stato oggetto di uno scontro con l’esecutivo che aveva ipotizzato uno scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose dopo l’arresto di alcuni politici locali.
Pioggia di preferenze
La città ha difeso il suo sindaco premiandolo con una pioggia di preferenze che suonavano come una critica all’esecutivo. Il successo e la vetrina assicurata dal G7 hanno composto la vicenda, recuperando parte del consenso petuto alla Premier.