Il banchiere centra tutti gli obiettivi e porta a casa il massimo compenso possibile in base agli accordi. Ancora rumors sul corteggiamento di UBS.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Il 2023 è stato l’anno perfetto per Unicredit con conti record e una valutazione quasi raddoppiata dei corsi del titolo.

Quello appena passato è stato «l’anno migliore di sempre per la banca» come ammesso dal suo amministratore delegato Andrea Orcel. E come capita quando un manager raggiunge tutti gli obiettivi che i soci gli avevano chiesto, il suo stipendio veleggia sui massimi pattuiti che per Orcel significa percepire un compenso di 9,95 milioni di euro rispetto ai 7,5 milioni guadagnati nell’esercizio precedente.

Solo al superamento dei targe

L’incremento della retribuzione è esattamente funzione dei risultati centrati. La scorsa primavera infatti il board della banca aveva stabilito che l’incremento dello stipendio sarebbe arrivato solo al superamento dei target, mentre se gli obiettivi fossero stati solo raggiunti questo non avrebbe comportato alcuna maggiorazione della retribuzione.

Unicredit ha chiuso ill 2023 con ricavi per 23,823 miliardi, su attese del consenso elaborato dalla stessa banca per 23,454 miliardi, un risultato lordo di gestione per 14,372 miliardi rispetto alle attese di 13,029 miliardi, con un utile netto di 9,507 miliardi che ha battuto battendo nettamente le attese degli analisti di 7,9 miliardi.

Fisso di 3,25 milioni

La remunerazione totale effettiva di Andrea Orcel per il 2023 di 9.957.000 euro comprende 3.250.000 euro di remunerazione fissa, 207.000 euro di other fixed/altre componenti fisse a e 6.500.000 euro di remunerazione variabile effettiva assegnata nel 2023.

Il valore totale del bonus pool per i Group Material Risk Takers di Unicredit, ovvero i dipendenti che hanno un impatto significativo sul profilo di rischio dell'istituto, è di circa 128 milioni nel 2023, con un bonus medio pro-capite di 155 mila euro, in aumento del 12% rispetto al 2022, secondo quanto emerge dalla Relazione sulla Politica di Gruppo in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, pubblicata in vista della prossima assemblea.

Tre anni di Successi

«Il 2023 è stato il miglior anno di Unicredit di sempre, a coronamento di tre anni di successi e risultati da record, sprigionati in 12 trimestri consecutivi di crescita redditizia sostenibile e di qualità in tutte le regioni, con rendimenti di alto livello per i nostri azionisti – ha scritto Jeffrey Hedberg, Presidente del Comitato Remunerazione.

Sotto la guida di Andrea Orcel, Unicredit ha realizzato risultati nel presente, trasformando al contempo la nostra Banca e preparandola per il futuro, con l'obiettivo di raggiungere nuovi traguardi per difendere e far leva sulla leadership raggiunta».

Spettro Ubs

Nonostante i lavori per il rinnovo del Cda siano finito e la riconferma di Orcel aspetti solo il voto assembleare del prossimo 12 aprile, proseguono i rumors che lo danno fra i possibili candidati alla successione di Sergio Ermotti alla guida di UBS.

E’ noto che Orcel gradirebbe il ritorno in Svizzera ma ora sembra molto concentrato su Unicredit. Nella lettera agli azionisti ha spiegato che «nel 2024 ci saranno senza dubbio delle sfide da affrontare, ma credo molto nella direzione che stiamo prendendo. Il 2023 è stato un anno straordinario, frutto di tre anni di trasformazione».

Banca leader in Europa

«Abbiamo superato ogni target che ci eravamo prefissati, diventando una Banca leader in Europa con la reputazione di portare sempre risultati concreti a tutti i suoi stakeholder, ha aggiunto. La nostra sfida sarà quella di andare oltre questi risultati record, continuando la performance degli ultimi tre anni. Abbiamo la responsabilità di portare il nostro approccio vincente al livello successivo, difendere la nostra performance finanziaria senza precedenti e gettare le basi per la prossima fase della crescita di Unicredit».

«Dobbiamo puntare ancora più in alto, ha concluso, aspirando a diventare dei veri e propri «campioni» in Europa. Abbiamo tutti gli strumenti per farlo: su questo, non ho dubbi».