Nella terza piazza finanziaria più grande della Svizzera, il nuovo team di gestione di UBS ha iniziato ufficialmente i lavori questa settimana. Ciò significa che ora è chiaro cosa accadrà all'ex capo di Credit Suisse in Ticino.
Da questa settimana, il team di gestione della «nuova» UBS ha iniziato a lavorare anche in Ticino. Come riportato in esclusiva da finews.ch a fine settembre 2023, Luca Pedrotti, storico capo di UBS Ticino, è stato nominato nuovo responsabile del mercato della Svizzera meridionale. Lavora per UBS da quasi 35 anni ed è allo stesso tempo uno stretto collaboratore del CEO di UBS Sergio Ermotti, cosa che non sorprende nel piccolo Ticino.
Dato che nella Svizzera meridionale anche Credit Suisse (CS) ha svolto un ruolo importante, gli ambienti finanziari erano curiosi di vedere cosa ne sarebbe stato dell'influente ex capo di CS Ticino Marzio Grassi. Come è stato annunciato ufficialmente questa settimana, assume la direzione del settore Corporate & Real Estate Business.
Molti doppioni da eliminare
Le altre due importanti posizioni dirigenziali all'interno dell'organizzazione sono state affidate a due esperti banchieri di UBS: Claudio Scarfone, che lavora per UBS da 23 anni e in precedenza ha lavorato per la Società di Banche Svizzere presso SBC Warburg, diventa responsabile degli intermediari finanziari in Ticino. Remo Crameri, anch'egli in UBS da quasi 14 anni, sarà a capo del Personal Banking.
Dopo questi annunci riguardanti il personale, il responsabile del Ticino Pedrotti ha parlato di un nuovo, importante capitolo nella storia di UBS. Ad oggi, Pedrotti è stato a capo di circa 400 dipendenti per UBS in Ticino, mentre il capo di CS Ticino Grassi, in base alle ultime informazioni, ha gestito circa 287 persone per Credit Suisse in Ticino prima dell'acquisizione.
L'integrazione di CS porta inevitabilmente a enormi doppioni, cosa che a sua volta comporta enormi tagli di posti di lavoro, non solo in Ticino. UBS, interpellata da finews.ch, non ha voluto prendere posizione.