Nel 2022, i ricavi dei produttori italiani di biciclette e di componentistica sono cresciuti del +10% raggiungendo per la prima volta la storica soglia dei 2 miliardi di euro.

È quanto si apprende dalla terza edizione di «Ecosistema della Bicicletta», l’annuale rapporto sviluppato da Banca Ifis che fotografa l’andamento e le prospettive di uno dei settori protagonisti della transizione sostenibile.

«La bicicletta rappresenta la sintesi perfetta di innovazione, tecnologia, benessere delle persone e prosperità delle imprese e dei territori. In una parola, la bicicletta è sostenibilità, economica e sociale», ha spiegato Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, aggiungendo che – «come Banca da quarant’anni a servizio delle Pmi italiane, siamo perfettamente consapevoli dell’importanza di un settore, quale quello della produzione di biciclette, che genera sempre più impatti positivi sull’ambiente, e persone e le comunità».

Bicicletta proxy della sostenibilità

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Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis (immagine: Ifis)

Ifis, di fatto, vede il mondo della bicicletta come una sorta di Proxy della sostenibilità, un settore in grado di produrre impatti positivi in termini di sostenibilità in una fase storica in cui i rischi ESG delle imprese saranno sempre più valutati anche e a medio e lungo termine a tendere impatteranno in modo determinante sulla loro redditività delle imprese e quindi sulla loro capacità di rimborsare il debito.

Italia Leader

L’Italia, secondo il report, si conferma leader tra i produttori europei di biciclette con un outlook positivo anche per il 2023 quando i ricavi del settore sono attesi ad una ulteriore crescita di 6 punti percentuali. A spingere il settore ci sono infatti tre fattori principali: la ricerca di una mobilità sempre più sostenibile da parte dei cittadini; l’aumento del consenso per il cicloturismo,) e la forte accelerazione della produzione di ebike.

e-Bike corre veloce

L’Ebitda del settore è passato dal 6% del 2020 al 11% del 2022 mentre il valore della bilancia commerciale del settore è cresciuto del 28% grazie al cambio di mix di prodotto verso modelli ad alto valore aggiunto.

In particolare, è la produzione di e-bike ha fatto registrare una crescita media annua tra il 2019 e il 2022 del 21,3% che ha compensato il lieve calo di produzione di bici meccaniche, in flessione del 3,1%. Alla crescita del comparto ha contribuito il forte peso dell’export che nel 2022 si è attestato al 21% del fatturato con un outlook in crescita di ulteriori due punti percentuali nel 2023.

A livello nazionale, il Nord Italia concentra circa l’80% della produzione e il 92% del fatturato mentre la distribuzione è maggiormente diversificata: al Nord si concentrano il 56% delle imprese, mentre il restante 44% è ben distribuito nel resto del Paese.

Outlook positivo anche per elettriche

L’Italia nel 2022 si è confermata un polo produttivo dell’ebike, con un saldo import/export positivo per 43mila unità. Anche il comparto italiano della produzione di ebike conferma un outlook positivo per il 2023 e, più in generale, per il prossimo quinquennio nel quale si stima che il fatturato del mercato mondiale crescerà ad un tasso medio del 15,4% annuo.

A trainare il settore saranno soprattutto gli investimenti in tecnologia e, in particolare, nel battery management system e nella connettività col 5G.