La recente partnership tra i due gestori indipendenti ticinesi Zest e LFG Holding sarà, sotto diversi aspetti, un modello per il settore.

Le due società si sono subito trovate in sintonia e prevedono di generare sinergie sviluppando nuove opportunità di business, pur mantenendo un elevato grado di indipendenza.

In un’intervista rilasciata a finewsticino.ch, Enrico Guagni, CEO di Zest e socio del nuovo gruppo, spiega che per Zest la ricerca di un partner è stata una questione di «size». Con circa un miliardo di franchi di patrimonio amministrato, 30 dipendenti, fondi UCITS e alternativi gestiti direttamente, ma un bacino d'utenza prevalentemente limitato al Ticino e all'Europa meridionale, Zest, fondata nel 2012, era alla ricerca di un'espansione geografica e di una size più significativa .

Amici e competitor

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Partners con Massimo Borghesi (terzo da destra, foto: Zest)

È con queste premesse che i partner delle due società si sono incontrati per i primi colloqui a Lugano nel novembre 2021, nonostante la conoscenza di lunga data (fattore abbastanza comune all’interno dell’industria finanziaria ticinese). Ad esempio, Massimo Borghesi, CEO di LFG, e Alberto Conca, CIO di Zest, si conoscono dagli anni novanta quando, amici e competitor, gestivano a Lugano portafogli di fondi azionari statunitensi.

LFG Holding, fondata nel 2009, è costituita da due società operative: Lugano Financial Advisors (LFA) che, autorizzata dalla Securities and Exchange Commission statunitense, serve principalmente clienti americani, e LFG Investment Consulting, gestore patrimoniale tradizionale indipendente che lavora principalmente con clienti svizzeri e messicani. Oltre che a Lugano, LFG Holding ha un ufficio anche a Zurigo. Il gruppo impiega circa 20 persone e gestisce un patrimonio di 1,5 miliardi di franchi.

Sede a Zurigo

In futuro le tre società continueranno a operare in modo indipendente sotto l'egida di LFG Holding ma, come ha anticipato Gabriele Rossi, uno dei soci, la società madre sarà ridenominata entro la fine di quest'anno. Non ci saranno tagli ai posti di lavoro: Zest beneficerà delle nuove dimensioni del gruppo e della sede di Zurigo, che sarebbe stata economicamente inefficiente se fosse andata avanti da sola, ammette Rossi.

«Con circa 2,5 miliardi di franchi di asset in gestione, saremo in grado di crescere in modo sano e sostenibile», spiega Siro Spellini, cofondatore di LFG insieme a Francesco Bernasconi, che aggiunge: «La nuova struttura garantirà una stabilità e un'attrattività sufficienti per far salire a bordo altri asset manager indipendenti.»

Grandi risorse nella gestione dei fondi

Solo negli ultimi nove mesi, tre nuovi gestori indipendenti sono entrati a far parte del team e un quarto è in arrivo. Walter Biland, il partner che dirige l'ufficio di Zurigo, non vede sovrapposizioni tra le tre società, ma spera in ulteriori sinergie nell'IT, nel Risk Management e nella creazione di prodotti di nicchia, soprattutto considerando che Zest dispone di ampie risorse nella gestione dei fondi e nell’offerta a società terze.

Una fusione attesa da tempo

«Questa operazione ci permetterà anche di investire sostanzialmente nell'innovazione tecnologica e di aumentare ulteriormente il livello di compliance e di controllo del rischio dei nostri prodotti», ha aggiunto Borghesi.

Finora molti gestori patrimoniali in Svizzera hanno rimandato le auspicate fusioni: da un lato, per il timore di perdere la propria indipendenza, dall'altro per mancanza di strutture di riferimento.

Tra i primi

Ma il tempo sta giocando contro queste società, non da ultimo perché dall'inizio del 2023 questi player potranno svolgere le loro attività solo con una licenza Finma.

«Abbiamo voluto essere tra i primi ad adeguarsi alle nuove circostanze e il gruppo creato risponde perfettamente alle nuove condizioni», conclude Spellini.