Le banche centrali svizzera e francese hanno concluso uno studio in cui hanno testato una moneta digitale emessa da una banca centrale anche se la Banca Nazionale Svizzera tuttavia ha ribadito che non è prevista l’emissione a breve di una moneta digitale.
In un comunicato stampa, la Banca nazionale svizzera afferma di aver sperimentato con successo, insieme alla Banca Centrale Francese e alla Banca dei regolamenti internazionali, l’impiego transfrontaliero di monete digitali di banca centrale (Central Bank Digital Currency, CBDC) all’ingrosso, in collaborazione anche con un consorzio guidato da Accenture.
L'esperimento, chiamato Progetto Jura e che coinvolge la borsa digitale di SIX, Credit Suisse e UBS, ha verificato la fattibilità del regolamento transfrontaliero di due CBDC su blockchain.
Veloce ed efficiente
In particolare, le banche centrali hanno sperimentato lo scambio di uno strumento finanziario contro un CBDC all'ingrosso in euro attraverso un meccanismo di consegna contro pagamento, così come un CBDC all'ingrosso in euro contro un CBDC all'ingrosso in franchi svizzeri.
«Il progetto Jura dimostra che il CBDC può offrire un modo sicuro, veloce ed efficiente per utilizzare il denaro della banca centrale nel regolamento delle transazioni internazionali in valuta estera e in titoli su un’unica piattaforma», ha detto il CEO di SIX, Jos Dijsselhof.
Meno ottimista
Di parere contrario Tom Mutton, responsabile fintech della Banca d'Inghilterra, meno ottimista sull’ implementazione di questo metodo di pagamento.
Come riporta il «Financial News», Mutton in un dibattito di «Reuters» all'inizio di questa settimana, ha sostenuto che il lancio di una CBDC non potrebbe realisticamente avvenire prima della seconda metà del decennio.