Il 20 maggio si insedia ufficialmente Emanuele Orsini, il nuovo presidente dell’associazione delle aziende italiane. E il primo dossier è la governance del Sole. In corsa anche Benedetto.
Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch
La nuova giunta di Confindustria, la principale organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia, avrà molti dossier da affrontare dopo il suo insediamento.
Il più urgente, almeno da quanto emerso in queste ultime settimane, poterebbe essere quello relativo alla guida del «Sole 24 Ore», la società editoriale che edita l’omonimo quotidiano finanziario.
La poca spinta digitale
A preoccupare gli industriali non è il risultato in sé, che ha beneficiato anche di una serie di poste non ricorrenti, quanto l’andamento dei singoli business e in particolare la poca spinta digitale delle testate del gruppo.
Fra i nuovi vertici si sta facendo largo l’idea di un rimpasto del Cda del «Sole» per cercare di invertire la tendenza. La presidenza di Edoardo Garrone, uno degli sconfitti da Orsini nella campagna per l’elezione della nuova giunta, non è in discussione.
Chi potrebbe cedere il passo è l’amministratrice delegata Mirja Cartia d’Asero. La manager, secondo i suoi detrattori, ha fatto un ottimo lavoro duro conti, ma è molto debole sulla parte strettamente editoriale.
Corsa a quattro
Inevitabile che si stiano iniziando a prendere in considerazione i nomi per una possibile successione. Il candidato interno è Federico Silvestri, attuale Direttore Generale Media & Business del Gruppo. Dalla sua ha il grande lavoro fatto per aumentare i ricavi da convegnisti e formazione, ma sconta le critiche che sono state mosse all’a.d. e che, inevitabilmente lo toccano.
Un altro nome che circola è quello di Alessandro Bompieri, managing director di Rcs e considerano uno dei maggiori fautori del ritorno in utile del «Corriere della Serra».
Giovani e dinamici
Silvestri e Bompieri sono due candidati relativamente giovani e dinamici, così come Alberto Marenghi, considerato molto vicino agli attuali vertici.
Classe 1976, dirige Cartiera Mantovana azienda di famiglia che è stata fondata da un suo antenato il 1 luglio 1615. Marenghi è un nome apprezzato e conosciuto anche nel mondo bancario grazie alla sua attività di consigliere della fondazione Cariverona, socia storica di Unicredit.
Benedetto forte su digitale
Silvestri, Bompieri e Marenghi, pur avendo ottimi curriculum, hanno capacità e know-how non impressionanti in ambito digitale al contrario di Gabriele Benedetto, che viene visto come un outsider ma che è decisamente il candidato più preparato per un’accelerazione digital.
Benedetto è l’ex amministratore delegato di Telepass società di telepedaggio del gruppo Mundys (ex Atlantia) che sotto la sua guida ha raggiunto 10 milioni di terminali attivi che generano 1 miliardo di transazioni. All'interno del gruppo Atlantia ha ricoperto anche il ruolo di responsabile dello sviluppo digitale delle controllate.
Un’ipotesi di scuola
La scadenza naturale del Cda del «Sole 24 Ore» cade l’anno prossimo, per cui Orsini potrebbe anche decidere di non avviare lo spoil systems. Ma questa, anche alla luce dell’insoddisfazione dei nuovi vertici di Confindustria, appare come poco più che un’ipotesi di scuola.