Il titolo perpetuo lanciato per 1 miliardo di euro dalla banca guidata da Carlo Messina registra il tutto esaurito già dopo due ore di apertura del libro ordini. Cedola annua al 7%.
Intesa Sanpaolo torna sul mercato obbligazionario con un bond Additional Tier 1 (AT1), meglio noto anche come Bond perpetuo, una categoria di debito che ha avuto i suoi «quindici minuti di fama» in occasione del salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs.
Il titolo lanciato dalla banca guidata da Carlo Messina è stato emesso per un ammontare complessivo di 1 miliardo di euro e corrisponde una cedola annua del 7% pagabile semestralmente.
Pricing iniziale
Il bond ha riscosso un interesse molto elevato fra gli investitori finanziari, cui l’emissione è rivolta. Dopo appena due ore e mezza dall’apertura ordini, a libro risultavano richieste per oltre 2,5 miliardi di euro che sono salite fino a quota 4 miliardi di euro in sede di chiusura del book.
L’interesse del mercato ha consentito di abbassare di mezzo punto percentuale il pricing iniziale indicato a 7,5% «un restringimento» spiega la banca stessa in una nota «superiore alla media di analoghe operazioni eseguite dall’inizio dell’anno».
Ultima emissione a settembre scorso
Il bond prevede una facoltà di rimborso anticipato esercitabile dall’emittente a partire dal 20 maggio 2032 e successivamente a ogni data di pagamento degli interessi. Nel caso in cui l’opzione di riacquisto non venisse esercitata, la cedola verrebbe rideterminata sommando il margine di 435,2 punti base al tasso mid swap a 5 anni.
Intesa Sanpaolo non è nuova all’emissione di bond Matusalemme (altro soprannome degli AT1). Lo scorso mese di settembre ha lanciato un emissione da 1,25 miliardi. Anche in quel caso il successo fu notevole e la domanda raggiunse e superò quota 4,7 miliardi. Quell’emissione offriva una cedola del 9,125% ed è stata emessa per finanziare il riacquisto di un bond simile da 750 milioni.
223 Investitori
La lettura del libro ordini ha rivelato la partecipazione al collocamento di 223 investitori. Più della metà di loro, e più esattamente il 56%, sono fund managers, un quattro del totale (26%) è rappresentato da hedge funds, banche e private bank e assicurazioni e fondi pensione pesano per l’8% ciascuno.
L’emissione realizzata da Intesa Sanpaolo è il bond AT1 con la prima data di call più lontana, 8 anni, emessa negli ultimi tre anni nel mercato euro.
Distribuzione geografica
Se invece si pone attenzione alla distribuzione geografica, si nota come il 37% della domanda sia giunto da ha evidenziato il 37% dal Regno Unito, il 19% dalla Francia, il 17% dall’Italia, il 7% dal Benelux, il 6% dalla Svizzera, il 4% dalla Germania, il 4% dalla Danimarca, il 2% dalla Spagna e il 4% da altre nazioni.
Le Banche che hanno partecipato al collocamento sono state – oltre alla Divisione Imi Cibo di Intesa Sanpaolo – Barclays, BofA Securities, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, Hsbc, J.P. Morgan e Morgan Stanley.