Dopo Unicredit anche Intesa Sanpaolo manda agli archivi il 2023 con il risultato migliore della sua storia. L’amministratore delegato Carlo Messina si rende disponibile per un nuovo mandato.
Prosegue la cavalcata trionfale delle banche italiane, grazie ai conti del 2023. Anche Intesa Sanpaolo ricorderà l’anno appena passato come il migliore della sua storia. La banca ha chiuso l’esercizio con utili per 7,7 miliardi di euro, in crescita del 76,4% rispetto al 2022.
A valere su questo risultato distribuirà ai soci cedole per complessivi 5,4 miliardi di euro, con uno yield del 12% ai massimi in Europa. La remunerazione degli azionisti potrebbe divenire ancora più ricca a giugno se arriverà l’ok della Bce a un buyback pari a 55 centesimi di punto di Cet1.
«Procede a pieno ritmo»
La qualità del conto economico è sintetizzata dal cost/income pari al 45,1%, uno dei migliori nell’ambito delle maggiori banche europee. Nel corso del 2023 la banca ha proseguito la riduzione della sua esposizione in Russia che è diminuita dell’82% scendendo allo 0,1% dei crediti a clientela complessivi del gruppo. La corsa di Intesa Sanpaolo è destinata a proseguire anche nei prossimi esercizi.
L’attuazione del piano, spiega la banca, «procede a pieno ritmo» con una prospettiva di utile netto per il 2024 e per il 2025 superiore a otto miliardi. Per il 2024 la banca prevede inoltre una solida crescita dei ricavi, trainata da un ulteriore aumento dagli interessi netti, da un incremento delle commissioni nette e dal risultato dell'attività assicurativa.
Carlo Messina si ricandida
Carlo Messina (immagine: ISP)
La conference call con gli analisti di commento ai conti è stata l’occasione per Carlo Messina per annunciare la sua disponibilità a un nuovo mandato quando l’anno prossimo il Cda andrà in scadenza.
«Rimarrò in questa posizione per i prossimi anni previa approvazione degli azionisti, è mia ferma intenzione», ha detto. Anche Intesa Sanpaolo ha capitale in eccesso e il management valuterà volta per volta come usarlo, anche per possibili acquisizioni.
La solidità del capitale è uno dei fattori che tranquillizza Messina
«C'è capitale per affrontare perdite inattese, per avere una situazione tranquilla sul fronte del rischio del credito, abbiamo una sostenibilità dei ricavi in qualunque scenario, non dipendiamo dall'Euribor, siamo un caso unico in Italia. Sono veramente tranquillo», ha spiegato.
La banca per il 2024si aspetta interessi netti e risultati delle attività di assicurazione in crescita e una ripresa anche delle commissioni.
Ancora cedole significative
«Intesa Sanpaolo, ha proseguito Messina, è meglio preparata in Europa grazie a una elevata patrimonializzazione. Prevediamo in discesa i costi e spese amministrative piatte e gli ammortamenti che aumenteranno con gli investimenti degli ultimi 2 anni. Il costo del rischio sarà sotto i 40 punti base, e lo abbiamo incorporato nel budget. Sul capitale manterremo l'approccio di continuare a pagare dividendi cash significativi».
In Italia la banca intende crescere nel risparmio gestito. Sia per linee esterne che per linee interne. Nel dettaglio ha effettuato uno screening dei depositi individuando possibili leve di Wealth Management da attivare quando la Bce opererà sui tassi.
Trecentomila sono già là
«Abbiamo individuato 100 miliardi che possono essere convertiti in risparmio gestito grazie alla discesa dei tassi. C'è uno scenario probabile di riduzione dei tassi quest'anno e il prossimo», ha illustrato Messina. Il Ceo ha anche dato degli aggiornamenti sullo stato di avanzamento della migrazione volontaria di clienti verso Isybank, la banca digitale del gruppo, dopo la tirata d’orecchie dell’Antitrust.
«Abbiamo bisogno di ricevere le risposte positive dei clienti. Trecentomila sono già là e stiamo aspettando le risposte da una componente dei clienti. Le avremo in un paio di mesi e definiremo l’esatto numero», ha concluso.