Nei primi sei mesi del 2023 i casi di frode creditizia da furto di identità sono stati oltre 17.100, il 10,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.

Le frodi creditizie mediante furto di identità continuano a crescere in Italia. Nel primo semestre 2023 sono ammontate a oltre 17.100 per un importo medio frodato pari a 4.845 euro.

È quanto emerge dall’Osservatorio CRIF – Mister Credit sulle Frodi Creditizie, che rileva come la crescita del numero di casi rilevati sia stata pari al 10,8% rispetto al 1° semestre del 2022 mentre l’incremento dell’importo medio è stato del 3,1%. Il danno complessivo è stimato superiore agli 83 milioni di euro, in aumento del 14,2% sui primi sei mesi del 2022.

Un fenomeno in continua evoluzione

«Le frodi creditizie realizzate attraverso il furto d’identità sono un fenomeno in continua evoluzione. L’andamento fotografato dal nostro osservatorio mostra come questi atti criminali siano sempre più sofisticati e colpiscano trasversalmente i consumatori di qualsiasi età e provenienza geografica» commenta Beatrice Rubini, Executive Director della linea Mister Credit di CRIF, aggiungendo che «in corrispondenza delle festività di fine anno, periodo caratterizzato da un rilevante incremento degli acquisti online, diviene indispensabile prestare attenzione quando si utilizzano i propri dati personali e finanziari per evitare di incappare in questo fenomeno».

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(Fonte: Osservatorio CRIF – Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie)

Prestiti finalizzati in vetta

Il prestito finalizzato è la tipologia di prodotto maggiormente coinvolta nei casi di frode con una percentuale del 37,9% dei casi complessivi, in aumento del 4,8% rispetto al 2022 e in controtendenza al trend decrescente degli ultimi anni. Aumentano i casi di frode che interessano le carte di credito (+22,1%), che nel semestre rappresentano circa il 12% del totale mentre sono in calo considerevole le frodi sul il credito revolving, che rappresentano solo il 5,7% dei casi.

Le frodi sui prestiti personali che, nel I semestre 2023, registrano un notevole incremento dei casi (+61,2%) e sui mutui, che registrano un incremento pari al 17,7%. In forte ascesa le frodi sul buy non pay later, triplicate rispetto al 1° semestre del 2022. L’acquisto di elettrodomestici resta la tipologia di frode maggiormente diffusa, seguita da auto-moto, consumi-abbigliamento-lusso e da elettronica-informatica-telefonia.

Seguono le frodi che hanno per oggetto le spese per immobili/ristrutturazione, l’arredamento e salute. In forte aumento le frodi relative a finanziarie/assicurazioni, fenomeno riconducibile all’utilizzo sempre più frequente della rateizzazione delle polizze assicurative.

Lombardia in vetta

La fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi è quella dei 51-60enni (+10,6%) mentre i 18-30enni restano la fascia più colpita, coinvolti in quasi 1 caso di frode su 4. Seguono i 41-50enni e i 31-40enni (20,5%).

La ripartizione delle frodi per regione mostra nel primo semestre 2023 una maggiore incidenza in Lombardia che sorpassa la Campania in seconda posizione, seguite da Sicilia, Lazio, Puglia e Piemonte. Il maggior incremento rispetto allo scorso anno si registra in Trentino-Alto Adige (+57,3%).