La controllata di Banca Sistema fa approdare nel terzo millennio una antica pratica antiusura. Deposito diventa anche un’alternativa alle cassette di sicurezza.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Il primo Monte di Pietà nasce a Perugia nel 1462 su iniziativa del religioso Michele Carcano per contrastare l'usura e garantire un accesso al credito più rapido e ampio a tutte le classi sociali; in seguito, l’attività viene garantita dal benestare della Chiesa.

Le prime norme furono dettate da Papa Leone X nel 1515, con la bolla Inter Multiplices prodotta nel Concilio Lateranense V, che rappresenta il primo riconoscimento dell'attività praticata dai Monti, in quanto legittimava ad applicare un piccolo importo come rimborso delle spese.

Certezza del credito

Ottenuto il benestare da parte del Papa il successo è immediato, in pochi anni i Monti di Pietà si moltiplicano in tutta la penisola e diventano la forma di finanziamento più accessibile a tutte le classi sociali diventando anche uno strumento di crescita sociale.

A distanza di sei secoli il pegno sta vivendo una seconda giovinezza grazie a Kruso Kapital, controllata di Banca Sistema. Alla base del successo c’è la dematerializzazione delle pratiche di credito. In sostanza per attivare il contratto non serve più andare fisicamente al Monte dei Pegni.

Non c’è più il rischio di venire intercettati mentre si va a impegnare un gioiello o un prezioso di famiglia. Sono lontani i tempi in cui si usciva del Monte dei pegni con la bolletta del pegno e un sacchetto di riso, oramai la tecnologia assicura privacy e certezza del credito.

Pegno via app

Oggi il contratto di pegno si chiude attraverso lo smartphone. Attraverso un’app dedicata il proprietario del bene propone l’oggetto in pegno, che può essere ritirato a domicilio da un corriere per essere poi verificato negli uffici di Kruso. Se la verifica ha esito positivo viene emessa la polizza, intestata al titolare, che certifica la proprietà del bene, mentre il possesso si trasferisce a Kruso.

Il business sta avendo grande successo. Nel primo trimestre del 2024 gli impieghi di credito su pegno sono ammontati a 122,6 milioni di euro in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il 98% dei prestatori riscatta il proprio bene mentre la quota restante finisce in asta.

In linea con il piano

Lo scorso mese di aprile Kruso Kapital ha festeggiato festeggia i primi 6 anni di attività di due tra le più storiche filiali italiane operative in Campania e Sicilia: la filiale di Napoli vanta 17.000 polizze e Palermo 1.800 (il 27% circa del totale delle polizze attive), per un ammontare complessivo di 9.500 clienti attivi.

Napoli e Palermo generano impieghi pari a 23,1 milioni di euro e 1,4 milioni di euro, il 22% degli impieghi complessivi, in linea con il piano di sviluppo di Kruso Kapital, che ha chiuso il 2023 con impieghi pari a 121 milioni di euro, circa 69.000 polizze e 34.000 clienti.

Servizio Cassette

Il deposito assicurato dei beni, parte del contratto di pegno, sta diventando anche un ottimo sostituti del servizio di cassette di sicurezza, che le banche tradizionali stanno silenziosamente dismettendo. Infatti depositando i propri preziosi per il periodo del prestito, anche di soli tre mesi, si usufruisce del valore aggiunto di un servizio di custodia con i più elevati standard di sicurezza, quelli propri di un operatore finanziario autorizzato da Banca d’Italia.

Ad esempio, chi si deve allontanare anche solo per un periodo di tempo di alcuni mesi da casa  può attivare una polizza pegno della durata di 3, 6 o 12 mesi con ProntoPegno e in questo usufruisce oltre che del credito, anche del deposito di custodia dei propri beni nei caveaux delle filiali, al sicuro dai furti e comunque garantiti da polizze assicurative.