A colloquio di finews.ch con Fabrizio Cieslakiewicz, Presidente della Direzione generale di BancaStato.
Fabrizio Cieslakiewicz, per i gestori patrimoniali indipendenti, il quadro diventa sempre più difficile a causa di LSerFi e LIsFi. È un gruppo target per BancaStato e quali servizi offrite loro?
I gestori patrimoniali esterni rappresentano una parte di clientela certamente strategica per BancaStato. BancaStato sta crescendo in questo settore e di questo siamo particolarmente orgogliosi. È per noi fondamentale offrire un servizio che possa servire la piazza e una realtà così importante come quella rappresentata dai gestori patrimoniali esterni.
Quanto ai servizi offerti, fungiamo da piattaforma funzionale e ci riveliamo un partner particolarmente celere e attento nell’esecuzione dei propri compiti.
Quali servizi digitali offrite ai vostri clienti?
Direi di partire citando l’e-banking, che è ormai diventato un servizio «classico» ma per il quale abbiamo investito molto con lo scopo sia di preservarne gli standard di sicurezza sia di arricchirlo di nuove funzionalità. Penso ad esempio all'«assistente finanziario», la cui intelligenza artificiale consente di fornire utili strumenti di analisi della propria situazione finanziaria.
Per quanto riguarda i canali, abbiamo rafforzato le modalità con cui il cliente può interfacciarsi alla propria banca. Il sito accoglie ad esempio la videoidentificazione che consente di aprire una relaziona bancaria senza mai presentarsi fisicamente in banca.
Abbiamo anche arricchito digitalmente i nostri prodotti, come nel caso delle carte che uniscono modalità di debito e credito e che possono essere «incluse» per quanto riguarda i pagamenti nei moderni smartphone o dispositivi indossabili. Lo scopo è sempre il medesimo: adeguarci alle abitudini tecnologiche dei ticinesi e farci trovare là dove possono cercarci. La vicinanza si esprime anche con una presenza digitale.
Come affrontare la crescente domanda di asset digitali come bitcoin o ether? Esiste questa domanda?
Abbiamo registrato curiosità da parte della nostra clientela, ma su questo aspetto manteniamo un approccio «passivo».
È allo studio una privatizzazione parziale di BancaStato?
Non spetta a noi esprimerci su questo argomento, bensì alla Proprietà. L’assetto societario di BancaStato è retto da una specifica legge del Cantone Ticino. Tuttavia, al momento attuale non abbiamo elementi che ci portino a credere che si pensi a una privatizzazione, anche parziale, di BancaStato.
Quali sono i vostri obiettivi per i prossimi sei mesi?
L’obiettivo a breve termine è quello annunciato in occasione della presentazione dei risultati semestrali : chiudere il 2021 all’insegna degli ottimi traguardi finanziari raggiunti finora. Salvo imprevisti e al netto di una situazione epidemiologica tale da non imporre nuove importanti restrizioni, riteniamo che quest’anno sarà ancora da record.
Allargando lo sguardo ai mesi successivi intendiamo continuare a lavorare sodo nel solco della nostra strategia aziendale che mira, tra le altre cose, a migliorare la redditività e la solidità e a investire ulteriormente in specifici progetti legati alla digitalizzazione.
Fabrizio Cieslakiewicz lavora per BancaStato da più di 21 anni e ne è il Presidente della Direzione generale da giugno 2017.