Philippe Donnet al momento non raccoglie gli inviti a fare altre acquisizioni. Il 2024 sarà un anno di raccolta di quanto seminato e di preparazione a nuovi obiettivi.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Generali ha chiuso il 2023 con un utile netto di 3,75 miliardi di euro, in aumento del 67,7% rispetto ai 2,24 miliardi di euro dell’anno precedente, un risultato che ha consentito al management di di proporre la distribuzione di un dividendo di 1,28 euro.

La proposta di dividendo comporta un’erogazione massima complessiva di 1,99 miliardi di euro. Sulla base del prezzo di chiusura di Generali nella seduta dell’11 marzo 2024 (22,3 euro), il dividendo garantisce un rendimento del 5,7%. L’amministratore delegato Philippe Donnet, commentando i dati, ha deluso quanti si aspettavano annunci di nuove campagne acquisti.

«La priorità per il 2024 è l'integrazione delle acquisizioni realizzate l'anno scorso, è anche così che si crea valore. Abbiamo poi preso l'impegno di sottoporre all'assemblea un share buyback da mezzo miliardo, che non è banale» ha dichiarato il manager, aggiungendo poi che «siamo riusciti a raggiungere tutte le sinergie previste dall'acquisizione di Cattolica, e siamo andati anche oltre. Quello che abbiamo fatto con Cattolica in Italia lo rifaremo con liberty Seguros in Spagna e Portogallo, per l'Irlanda è un pò diverso perchè è un nuovo mercato per noi. Siamo focalizzati su questo. A inizio aprile poi faremo l'integrazione di Conning, un'operazione trasformazionale per noi da un punto di vista culturale».

Piano in fase scrittura

Il 2024 non sarà solo un anno dedicato alla digestione delle molte prede acquistate recentemente ma anche di studio e scrittura del nuovo piano d’azienda.

«Siamo già al lavoro per definire il nuovo ciclo strategico che presenteremo all'inizio del 2025» ha ricordato Donnet che si è detto inoltre convinto che «un contributo significativo al futuro successo di Generali Ass. arriverà anche dalle nostre recenti acquisizioni, cioè quella di Liberty Seguros nel business assicurativo e quella di Conning Holdings nell’asset management negli Stati Uniti.

Più operazioni di M&A

Oggi Generali è nella sua miglior forma di sempre. Nel 2023 il gruppo ha raggiunto un risultato operativo record a 6,9 miliardi grazie al contributo positivo di tutti i segmenti di business, in particolare del Danni. Tutto questo ha poi generato un utile netto normalizzato record di oltre 3,5 miliardi.

Donnet, per l’ennesima volta, ha rimandato al mittente le critiche secondo cui il Leone avrebbe dovuto fare più operazioni di M&A. «Acquisizioni –ha spiegato – ne abbiamo fatte, non abbiamo solo restituito capitale agli azionisti. Negli ultimi anni siamo stati, tra i nostri peers, i più attivi nell'ambito delle M&A, con 7 miliardi di acquisizioni. L'anno scorso abbiamo fatto quella di Liberty Seguros nel settore assicurativo, la più importante degli ultimi 10 anni, e poi quella di Conning negli Stati Uniti, un’operazione destinata a trasformare la nostra cultura dell'asset management».

Un contesto esterno sfidante

l Ceo di Generali non ha risparmiato in recenti interviste, critiche al Del Capitali esperimento timori che possa portare al blocco del funzionamento delle società. «Mi sono giá espresso e la nostra posizione è perfettamente allineata con quella dell'associazione degli investitori italiani, Assogestioni e quella delle associazioni di investitori istituzionali internazionali» ha detto il manager che poi ha voluto fare io complimenti al suo attuale consiglio.

«Rispetto a otto-nove anni fa» ha poi concluso «il gruppo è cambiato. Abbiamo conquistato un'ottima posizione di capitale, un’ottima generazione di cassa, grande prevedibilità dei nostri flussi. Tutto questo ci consente di essere fiduciosi e ambiziosi per il futuro. Quello che presenteremo a inizio 2025 sarà un altro piano ambizioso, e sappiamo che lo dovremo portare a casa in un contesto esterno sfidante».