La banca guidata da Alberto Nagel liquida una semestrale da record, annuncia mega rendimenti e blandisce il Governo perché cambi il Ddl Capitali.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Mediobanca non si sottrae alla lunga serie di risultati record che hanno caratterizzato questa tornata di trimestrali per le banche italiane. La merchant bank ha il bilancio sfasato e quindi ha liquidato i conti del 1° semestre con risultati ai livelli massimi storici.

I ricavi sono ammontati a 1,731 mld in aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno mentre l'utile netto è salito del 10% a a 611 mln in un contesto operativo ancora incerto per gli eventi geopolitici e la dinamica macroeconomica, ma che sul finire d'anno ha registrato una performance positiva dei principali mercati finanziari, alimentata dalle aspettative di un allentamento della politica monetaria.

Solida crescita

Gli asset finanziari complessivi sono saliti di 5,5 mld nei sei mesi a 94 mld, trainati dagli afflussi di masse in gestione che raggiungono i 66 mld. Il margine di interesse si attesta a 997 ml, in progresso del 18% rispetto allo stesso periodo del passato esercizio, le commissioni sono scese dell'11% a a 422 mln (-11% a/a), mentre il Cost/income è rimasto stabile al 42%.

La semestrale sostiene anche le prospettive per l'intero anno. Mediobanca infatti vede un esercizio 2023-2024 in solida crescita rispetto all'esercizio precedente. I ricavi, si legge in una nota, «sono attesi confermare il tasso di crescita previsto a piano (crescita media annua triennale del 5%)», mentre «l'utile netto e' atteso in sviluppo dopo costi operativi in crescita per le iniziative connesse al piano, ma sempre ad indice costi/ricavi stabile».

Avviato bene esercizio

«Il gruppo ha avviato positivamente l'esercizio 2023-24 ponendo solide basi per lo sviluppo delle iniziative di Piano, ottenendo risultati eccellenti in termini di crescita orientata al valore e a basso assorbimento di capitale», ha commentato l'a.d. Alberto Nagel.

«Guardando ai prossimi mesi – ha aggiunto –, i principali business beneficeranno di un posizionamento favorevole in una fase di inversione del ciclo dei tassi e delle nuove iniziative strategiche volte a implementare la vision del piano «One Brand-One Culture» che vede il gruppo affermarsi come wealth manager.

Indice costi/ricavi stabile

Mediobanca, ha spiegato Nagel «dopo un primo semestre che segna il record di ricavi e utili conseguiti dal gruppo», vede un esercizio 2023-2024 «in solida crescita rispetto all'esercizio precedente».

I ricavi «sono attesi confermare il tasso di crescita previsto a piano» ovvero una crescita media annua triennale del 5%, mentre «l'utile netto è atteso in sviluppo dopo costi operativi in crescita per le iniziative connesse al piano, ma sempre ad indice costi/ricavi stabile». Il costo del rischio è confermato in normalizzazione a livelli pre-covid nel credito al consumo e in area 55 punti base a livello di gruppo.

Banca fortemente capitalizzata

«Quest’anno» ha aggiunto il banker «dovremmo avere una crescita dell’eps di circa il 20%. La banca è fortemente patrimonializzata e genera molto capitale. Quest’anno contiamo di generare 23 bad di capitale e da questo ne discende che il ritorno anni può essere nell’ordine del 10%».

La presentazione dei conti è stata anche l’occasione per farei punto sul Ddl Capitali e sui cambiamenti che porta alla governance, in particolare alle norme per la nomina del Cda, penalizzando rispetto a prima la lista presentata dal Cda. Nagel ha prima fatto una inattesa apertura al governo.

La riforma del Superbonus

«Questo governo ha fatto diversi provvedimenti molto centrati e coraggiosi, come la riforma del Superbonus e in generale una politica economica e fiscale che è stata conservativa e ha generato ottimi livelli di occupazione», ha precisato Nagel, ribadendo che invece «questo provvedimento ha avuto un iter più tormentato» con un risultato che ha incontrato il giudizio negativo del mercato.

«E' un provvedimento che sarà difficile applicare e che richiederà interventi correttivi se si vuole renderlo applicabili», ha poi aggiunto.